sabato 30 giugno 2007

Un'isola di stranieri


Andrea Levy - Un' isola di stranieri
2004 - Baldini Castoldi Dalai

[...] La donna bianca mi rivolse allora uno sguardo di cristallo. Chi di noi due era più sbalordita? Ci fissavamo a vicenda, ognuna guardando quella che le sembrava un'apparizione. Per poco non andò a sbattere col passeggino contro un lampione, ma si chinò in avanti e ammonì il piccolo col dito teso: "Non indicare, Georgey, non è nera, è di colore". [...]

La Gran Bretagna e la Giamaica, isole di uno stesso impero che si incontrano/scontrano. Unite dalla guerra, divise da pregiudizi. Il razzismo, le contraddizioni di due culture in una trama mai scontata, bellissimi personaggi descritti con una scrittura ironica e commovente insieme.
E un finale che lascia col magone.

HAIKU: terre lontane - cercando simmetrie - e trasparenze

giovedì 28 giugno 2007

Salmone coi pistacchi


Piatto semplicissimo: filetto di salmone condito con un filo d'olio e.v. d'oliva, poco sale, poco pepe e pistacchi pestati grossolanamente. Cotto in forno 20 minuti circa.





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mercoledì 27 giugno 2007

Lago di Endine






HAIKU: fiori sull'acqua - solo canti d'uccelli - quiete del lago

lunedì 25 giugno 2007

Hummus di ceci con crackers al sesamo


La prima volta che ho mangiato l'hummus veniva da un ristorante turco di londra e sapeva praticamente solo di aglio, questa è una versione molto più delicata e digeribile.

  • 1 tazza e mezza di ceci cotti (io li cuocio così)
  • 2 cucchiai di tahin di sesamo
  • 1 cucchiaio di salsa di soia
  • 2 cucchiai di olio aromatizzato all'aglio
  • il succo di un limone e la sua buccia a filini

Frullare i ceci con un pezzetto dell'alga kombu usata per cuocerli e se serve con un po' dell'acqua di cottura, unire tutti gli altri ingredienti. Decorare con la buccia di limone o con del prezzemolo.

Per i crackers:

  • 100 gr di farina 00
  • 1 cucchiaio di semi di sesamo
  • un pizzico di bicarbonato
  • un pizzico di sale
  • 2 cucchiai di olio e.v. d'oliva
  • 2 cucchiai di vino bianco
  • acqua quanto basta

Si impastano tutti gli ingredienti e si tira sottile col mattarello o con la macchina per la pasta, si tagliano a rettangoli o altre forme, si inforna a 180° e appena cominciano a prendere leggermente colore si tolgono e si pennellano con dell'olio d'oliva. Volendo si possono leggermente salare in superficie prima di cuocerli ma non è necessario.



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domenica 24 giugno 2007

Gelatine di fragole e di limoni

Ho sempre odiato le gelatine, soprattutto quelle con la carne, fino a quando ho scoperto l'agar-agar, alga incolore insapore inodore che fa solidificare qualunque cosa.
Le gelatine di frutta sono un classico della macrobiotica, che utilizza però in genere frutta cruda e non prevede lo zucchero.
Queste sono fatte con frutta leggermente cotta nello zucchero di canna, ma sono comunque abbastanza dietetiche, poco dolci e velocissime da fare, ci si può sbizzzarrire con qualunque frutta, forma, colore.

Gelatina di fragole:

  • 500ml di succo di mela limpido senza zucchero aggiunto

  • 2 cucchiaini da the di agar-agar in polvere

  • un cestino di fragole

  • 2 cucchiaini di zucchero di canna grezzo

Si fa bollire 5 minuti il succo di mela con l'agar-agar e nel frattempo si cuociono per pochi minuti le fragole con lo zucchero e la buccia di un limone a filini, si versa il tutto negli stampini e quando è freddo si mette in frigorifero, il giorno dopo si toglie un'ora prima di mangiare.

Gelatina di limoni:

  • 500ml di succo di mela limpido senza zucchero aggiunto
  • 2 cucchiaini da the di agar-agar in polvere

  • 2 limoni bio o comunque non trattati, tipo sorrento

  • 4 cucchiaini di zucchero di canna grezzo

Si fa a filini la buccia del limone con l'attrezzino apposito e si pulisce al vivo il limone togliendo tutta la pellicina bianca, poi si cuoce con lo zucchero pochi minuti e si procede come per la gelatina di fragole, facendo bollire il succo di mela con l'agar agar.




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sabato 23 giugno 2007

Amici fiori


HAIKU: amici fiori - rallegrano l'estate - scaccian zanzare

venerdì 22 giugno 2007

Calamari con zafferano


Semplicissimi calamari fritti.
Passati nella farina (in questo caso ho usato semola rimacinata ma anche con la farina bianca vengono benissimo) e zafferano.
Fritti nel wok non necessitano di troppo olio (io uso un olio di semi vari bio per fritture).
Da sperimentare con altre spezie al posto dello zafferano.

giovedì 21 giugno 2007

Lezione di tango

Elsa Osorio - Lezione di tango
2006 - Guanda - Romanzo

"Sarà peccato mortale o veniale, il tango?"
"Il tango dovrebbe essere peccato immortale." [...]

Storie d'amore, l'Argentina di ieri e di oggi, e poi Tango, non semplicemente un ballo ma il metro di tutto, e un luogo dell'anima, dove si balla per l'eternità.

mercoledì 20 giugno 2007

Involtini di melanzane

Questi involtini vegetariani possono avere parecchie varianti, questa volta ho aggiunto le noci, altre volte li ho fatti con le melanzane fritte anzichè grigliate, o con il sughetto di pelati anzichè pomodoro fresco, per una versione più estiva e leggera si possono anche fare senza pomodoro e senza passarli in forno, come antipasto, o con le zucchine invece che con le melanzane... il ripieno ricotta-noci va anche benissimo per farcire delle fettine di bresaola.


Ho grigliato le melanzane in forno e poi le ho condite con olio, ho preparato un sughetto di pomodoro fresco con olio d'oliva aglio peperoncino semi di finocchio origano e poco sale, ho tritato delle noci e le ho aggiunte a pari quantità di ricotta senza aggiungere altro, ho farcito le fette di melanzana e le ho messe in una pirofila su carta forno, con sopra il sugo di pomodoro e parmigiano abbondante, ho cotto in forno una mezz'oretta e poi ho fatto grigliare un minuto.


HAIKU: arrotolando - contrasti di colore - voglia d'estate




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lunedì 18 giugno 2007

Riso integrale porri pinoli uvetta

Il riso integrale è per me una sorta di "confort food", questa è una variante ricca, ma semplicissima comunque, un piatto unico vegetariano.
Uso un riso bio integrale lungo ribe italiano.
Io lo cuocio così: in un litro circa di acqua per un paio di pugni di riso a fuoco medio fino a quando non ha assorbito tutta l'acqua, aggiungendo acqua bollente nel caso tenda ad asciugarsi troppo e alzando la fiamma nel caso sia rimasta acqua quando è cotto. Non metto sale e condisco con olio d'oliva e salsa di soia.
In questo caso nel frattempo ho cotto i porri in olio e poco sale, ho aggiunto l'uvetta, ho nel frattempo fatto tostare i pinoli e ho composto il tutto.

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domenica 17 giugno 2007

Budino latte mele uvetta

Un budino semplice e poco dolce, fatto con gli avanzi (1 mela avanzata dallo strudel e un po' di latte di capra). Con queste dosi vengono due porzioni.

250 ml. di latte
1 mela
1 cucchiaio di zucchero di canna
1 cucchiaino di agar-agar in polvere
mezzo cucchiaino di cannella in polvere
uvetta e succo d'acero

Cuocere il latte con la mela tagliata a pezzetti, l'agar-agar, lo zucchero, l'uvetta e la cannella per 5 minuti.
Coprire bene le pareti degli stampini col succo d'acero e poi versare il composto ancora caldo, quando si è raffreddato mettere in frigo, il giorno dopo togliere almeno un'ora prima di mangiarlo.
A chi piace è ottima una versione macrobiotica col malto invece dello zucchero e il latte di soia o riso invece del latte di capra.

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venerdì 15 giugno 2007

Nubi veloci


• Haiku : grigio nel cielo - pensieri sovrapposti - nubi veloci

mercoledì 13 giugno 2007

Strudel di mele



  • - Per la pasta:
    150 gr. di farina 00, un pizzico di sale, un pizzico di bicarbonato, 2 cucchiai di olio d'oliva, vino bianco q.b. per impastare

  • - Per il ripieno:
    mele tagliate a dadini, possibilmente renette, uvetta bagnata nel vino bianco, pinoli, zucchero di canna, succo di mela limpido, cannella




L'impasto è una variante della pasta per lo strudel classica, può essere usato anche in sostituzione della pasta sfoglia, più leggero e senza burro, per le torte salate, la cosa importante è che sia molto sottile.

Si impasta unendo tutti gli ingredienti, per ultimo il vino bianco quanto basta per avere un impasto morbido ma da tirare col mattarello, si tira sottilissimo, si pennella con il succo di mela, si farcisce col ripieno (le dosi del ripieno vanno un po' a gusti), si arrotola e si pennella di nuovo col succo di mela (quello limpido senza zucchero).

Si cuoce a 180° per mezzora circa, finchè non è dorato.

Con gli avanzi della pasta, si possono fare delle striscioline salate, cosparse di pecorino grattugiato o gomasio prima di cuocerle, oppure dolci, aggiungendo zucchero a velo appena sfornate.

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lunedì 11 giugno 2007

Pollo con sesamo e alla birra



Per fare il pollo col sesamo si taglia a dadini (un paio di cm.) del petto di pollo e lo si lascia a bagno in yogurt bianco e cumino per un'ora o due. Poi lo si scola bene e lo si passa nel gomasio (sesamo tritato con sale). Si fanno degli spiedini e si cuoce in forno a 180 ° per 15/20 minuti, deve fare una crosticina dorata. Oltre al cumino si possono usare altre spezie, curcuma, semi di coriandolo tritati, curry...


Per fare il pollo alla birra si soffrigge in una pentola uno spicchio d'aglio, si aggiunge il pollo a pezzi, lo si fa rosolare bene e poi si aggiunge la birra fino quasi a coprirlo, non si sala ma si aggiungono erbe miste aromatiche (io uso un misto provenzale secco), si lascia cuocere un'oretta a fuoco basso, finchè non si è formato un bel sughetto liquido.


• HAIKU : schiuma riflessa - di luppolo fiorita - inebriante


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sabato 9 giugno 2007

Ceci, rucola e germogli di soia


Un contorno ma anche un piatto unico vegetariano, perfetto da abbinare al pollo col sesamo, per esempio.
C'è chi ci mette il rosmarino, c'è chi ci mette il sale, io i ceci li cuocio così: dopo averli lasciati a mollo una notte nell'acqua, li scolo e li metto in pentola con altra acqua, un pezzetto di alga kombu e delle foglie di alloro.

I germogli di soia invece li cuocio al vapore un paio di minuti. Li unisco al resto ancora caldi perchè mi piace l'insalata tiepida.

Da condire semplicemente con olio d'oliva e salsa di soia (io di norma condisco così qualunque tipo di verdura sia cotta che cruda) oppure con una salsina fatta con olio, salsa di soia, aceto balsamico e zenzero fresco grattuggiato.

Il sorriso dell'agnello

David Grossman - Il Sorriso dell'agnello
1983 - Mondadori - Romanzo

[...] mi aveva pregato di leggergli cosa c'era scritto lì, e io gli avevo letto: khayen, traditore. Lui era stato zitto. Quella sera, quando ero tornato avevo visto che la scritta era diventata verde. Khilmi era seduto, come sempre, sotto l'alberello di limone, con le mani macchiate di verde, e un'aria indifferente. Gli avevo chiesto perchè invece di cancellare le parole l'aveva tinta di verde. Mi aveva guardato, sorpreso e deluso. Dato che lui non sapeva leggere nemmeno le lettere, aveva deciso di coprire soltanto l'odio e la brutalità del colore rosso, e adesso la scritta era piacevole a vedersi, era come un festone. Come mai non l'avevo capito subito?[...]

Israele, i territori occupati, parecchi anni fa ma potrebbe forse essere oggi, la storia di 4 persone che si incrociano raccontata magnificamente.

giovedì 7 giugno 2007

Haiku

Gli haiku che sono sparsi nel blog sono miei.
Mi sono da poco appassionata a questa forma poetica e mi è piaciuto da subito il ritmo, la semplicità, a volte l'ironia di questi versi, la concisione, tac tactac tac.
In questo caso sono abbinati alle ricette o all'ingrediente principale, e qualcuno potrebbe anche dire che non sono proprio veri haiku, che manca il kigo, cose così, quindi, riassumendo:

"L'haiku è una brevissima poesia formata solo da tre versi, di 5/7/5 sillabe, con caratteristiche molto precise.
L'haiku dovrebbe contenere il kigo (riferimento alla stagione) o il piccolo kigo (riferimento ad un parte del giorno), se no si dovrebbe chiamare senzyu.
L'haikai invece è simile all'haiku ma ha una connnotazione fortemente umoristica.
L'haiku deve essere semplice e pulito, fotografare un particolare vissuto e osservato, della natura, della nostra vita.
Non è un'idea, una definizione, una immagine astratta, un pensiero filosofico, una massima, un aforisma, un gioco di rime, non è un'insegnamento morale o un pensiero filosofico. E' concentrazione, pura concretezza, semplice realtà, qui, ora."


Si tratta di togliere piuttosto che aggiungere, pratica che trovo utile in molte situazioni, anche in cucina.

lunedì 4 giugno 2007

Cernia coi finocchi



filetto di cernia o altro pesce
finocchio
limone bio
olio d'oliva
semi di finocchio
sale pepe

Tagliare molto sottile il finocchio e tagliare a striscioline la boccia del limone con l'apposito attrezzo, spremerne il succo e pestare nel mortaio i semi di finocchio.
Amalgamare bene gli ingredienti, salare, pepare, lasciare a marinare per un paio d'ore.
Disporre poi in una teglia da forno uno strato di finocchi, il pesce e un'altro strato di finocchi, cuocere a 180 gradi per 15 minuti se sono filetti, per 20 minuti se è un pesce intero, i finocchi devono dorare.



Questa ricetta è molto semplice e si adatta a vari tipi di pesce, anche intero, per esempio il branzino, i finocchi marinati in questo modo e cotti al forno sono molto buoni anche da soli.
Per le quantità secondo me è meglio regolarsi ad occhio, ma per un finocchio medio dovrebbe essere sufficiente il succo e la buccia di un limone e un paio di cucchiai di olio d'oliva.

• HAIKU : succo prezioso - su ceramiche antiche - color del sole

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domenica 3 giugno 2007

Il pane integrale


250 gr. di farina integrale bio
250 gr. di farina 0 bio
1 bustina di lievito di birra secco
1 cucchiaino di zucchero
2 cucchiai di olio d'oliva
2 cucchiaini di sale
acqua tiepida quanto basta

Setacciare la farina e aggiungere tutti gli ingredienti in quest'ordine cioè il lievito per primo e il sale per ultimo.
Impastare energicamente fino a quando l'impasto non diventerà elastico, coprire con un canovaccio e lasciare lievitare un'ora/un'ora e mezzo in un luogo riparato, per esempio il forno spento.
Dare poi al pane la forma desiderata, lasciare ancora lievitare coperto nella teglia che si userà per cuocerlo, nel frattempo accendere il forno (a 180 gradi) e quando è a temperatura infornare il pane, cuocere 1 ora circa finchè è dorato.
Quando il pane è cotto girandolo e picchiando sul fondo si deve sentire un rumore di vuoto. Questo pane è veramente facile da fare e volendo si possono aggiungere altre cose, come frutta secca o semini vari (finocchio, anice, sesamo, noci, uvetta, pinoli).

E' buono anche il giorno dopo.


sabato 2 giugno 2007

Eccomi qui!

Dopo averci pensato e ripensato e poi ripensato ancora eccomi qui!
L'idea era di fare un blog di cucina, perchè sono i blog che più frequento, ma forse sarà un blog misto, con ricette, pensieri, libri che sto leggendo...
L'idea sarebbe anche di inserire delle foto, se non fosse che il mio pc ha una forte antipatia per la mia nuova fotocamera e si rifiuta di riconoscerla, ma ce la faremo.

HAIKU : stella di sale - di zucchero filato - o altro ancora