mercoledì 31 ottobre 2007

Thinking Blogger Award


Adina mi ha nominato nel suo Thinking Blogger Award, wow, e chi se l'aspettava, oltretutto la motivazione è così simpatica che a prima vista non sembra neppure un complimento :-)
Adesso devo nominarne 5 io, dovrebbero essere 5 blogs that make me think, che mi fanno pensare. A loro volta loro ne dovranno nominare altri 5 se ne avranno voglia.
Grazie Adina!

Prima di tutto due di quelli che ha nominato lei sono tra i miei blog preferiti, k-kitchen e una colica d'acqua, perchè katia e marco hanno quel modo particolare di farti sentire a casa e di raccontare le cose oltre che postare delle ricette. Ma non li voglio rinominare, quindi:

1 - cuoche dell'altro mondo, due amiche lontane vicine col blog, ci danno l'illusione che le distanze non contino, e poi belle ricette, belle foto, una bella atmosfera, mi fanno pensare quanto possa essere bello internet se preso nel modo giusto

2 - la mercante di spezie, un bel posto per imparare, perchè lei non si mette mai in cattedra anche se avrebbe la competenza per farlo, mi fa pensare a quante cose non ho mai fatto e non so fare, e farò e imparerò

3 - griglia e pestello, bellissimi poetici racconti, ricette della tradizione, cose che forse non mangerei ma mi piace sapere che continuano ad esistere, mi fa pensare a racconti davanti al camino e profumo di polenta fatta sul fuoco, nostalgia di cose mai vissute

E per dare un'occhio anche fuori dalla cucina:

4 - pascolo vagante, che è davvero la storia di un pascolo vagante, con belle foto e bei racconti, mi fa pensare che esistono anche posti dove i ritmi sono diversi

5 - vicino e lontano, diari di viaggio di chi viaggia veramente, mi fa pensare ai posti a cui pensiamo solo sporadicamente lasciandoci prendere da ondate che come arrivano se ne vanno, la birmania, per esempio

Panini dolci burro latticello e uvetta


Sempre della serie "e adesso con il burro e il latticello cosa ci faccio?". Panini golosissimi, dolci.

350 gr. di farina 0
200 gr. di lievito madre rinfrescato la sera prima
4 cucchiai di zucchero di canna
2 cucchiai di burro
2 cucchiai di uvetta ammollata nella grappa
un pizzico di sale
latticello per impastare
miele per pennellare in superficie

Ho setacciato la farina, unito il lievito madre e tutto il resto, impastando con il latticello anzichè con l'acqua, il sale per ultimo.
Ho lasciato lievitare fino al raddoppio, poi ho dato la forma di chiocciola e lasciato lievitare ancora un'oretta, prima di infornare ho pennellato con una soluzione di miele e acqua. A 180 gradi 35/40 minuti.



vuoi stampare o salvare la ricetta? (.pdf)

martedì 30 ottobre 2007

Torta latticello burro e cacao


Ecco la torta al cacao fatta col burro e il latticello.

165 gr. di farina 00
85 gr. di cacao amaro in polvere
1 cucchiaino da caffè di bicarbonato e 1 di cremor tartaro
250 gr. di zucchero
250 ml. di latticello
2 uova
125 gr. di burro

Si mischiano farina, cacao, bicarbonato, cremor tartaro e zucchero, poi si aggiunge il burro morbido, le uova leggermente sbattute, il latticello.
Si cuoce circa 40/45 minuti in forno a 180 gradi.

vuoi stampare o salvare la ricetta? (.pdf)

lunedì 29 ottobre 2007

Burro e latticello


Grazie al post di adrenalina ho scoperto che fare il burro è facilissimo.
Si monta della panna fresca con il frullino elettrico o il robot, andando avanti a oltranza fino a quando si separa in due, burro e latticello, si spreme bene il burro in un colino ed è fatto.
La cosa strana è che io di solito non uso nè il burro nè il latte, essendo convinta che di grassi animali meno se ne consumano e meglio è, ma mi sono entusiasmata un sacco lo stesso. Ho fatto subito una torta al cacao e poi dei panini dolci usando sia il latticello che il burro, buonissimi.

Ho fatto anche il burro chiarificato che è molto usato nella cucina indiana (ghee) e araba (samna). Qui trovate la spiegazione.
Bisogna cuocerlo a bagno maria senza farlo bollire, senza mescolarlo, finchè non si forma una schiuma bianca in superficie, che va rimossa, poi va filtrato con una garza e messo in frigo. Si conserva molto a lungo.
Si può usare anche per friggere perchè ha un punto di fumo più alto rispetto al burro normale.

domenica 28 ottobre 2007

Focaccia all'olio d'oliva


Pensavate che arrivassi sparata col burro eh? invece no, ho fatto talmente tante cose questa settimana che non sapevo da cosa cominciare e vado in ordine cronologico.

L'idea era di provare a fare la focaccia genovese, che in realtà non mi ricordo di aver mai mangiato, ma ho una vaga idea di come è.
Come immaginavo è venuta una cosa un po' diversa, un incrocio tra una focaccia genovese e il gnocchino al forno che fanno a Modena. Comunque buonissima. E considerato che è stato il secondo tentativo di fare la focaccia col lievito madre, che vedete in tutto il suo splendore nella prima foto, sono molto soddisfatta.

Come al solito ho rinfrescato la pasta madre la sera prima, e l'ho lasciata tutta notte nel forno spento. La mattina ho impastato 250 gr. di pasta madre con 400 gr. di farina, 1 cucchiaino da caffè di zucchero, 4 cucchiai di olio, 1 cucchiaino di sale. Ho aggiunto acqua e impastato per 10-15 minuti, lasciando l'impasto morbido e appiccicoso e ho lasciato lievitare fino al raddoppio e più (4-5 ore).
Poi ho steso l'impasto alto circa 1 centimetro, ho bagnato molto con un misto di acqua e olio d'oliva facendo dei buchi, ho lasciato lievitare ancora un'oretta e prima di infornare aggiunto altra acqua con l'olio.
Nel frattempo avevo scaldato il forno a 180 gradi, l'ho lasciata fino a leggera doratura, circa 20 minuti.

venerdì 26 ottobre 2007

Aglio marinato


Premetto subito una cosa: a me l'aglio crudo non piace, non lo mangio. Quando in una ricetta è previsto l'aglio crudo tritato, per esempio nell'hummus, faccio dell'olio aromatizzato all'aglio e uso quello (ho anche letto che lo si può cuocere in forno per renderlo digeribile prima di tritarlo ma non ho mai provato).

Questo è buonissimo e leggero, la marinatura toglie il gusto forte dell'aglio crudo e lascia un gusto delicato che ricorda la nocciola. Perfetto per gli aperitivi.

12 teste d'aglio
mezzo litro di aceto di mele
mezzo litro di vino bianco secco
5 chiodi di garofano
2 foglie di alloro
1 cucchiaio di sale
1 cucchiaio di zucchero


Si pulisce l'aglio.
In una pentola si mettono tutti gli altri ingredienti.
Quando bolle si butta l'aglio nel liquido, si cuoce 1 minuto dal bollore e si mette nei vasi.
Si aspetta almeno un mese prima di aprirli.

vuoi stampare o salvare la ricetta? (.pdf)

mercoledì 24 ottobre 2007

Confettura di tamarindo


Non è una gran ricetta, ma l'altra settimana ho visto per la prima volta in vita mia il tamarindo al supermercato e mi ha incuriosito, non avevo proprio idea di come fosse dentro e che consistezza avesse. E' buonissimo anche mangiato così com'è.
Ho fatto una semplicissima confettura con la polpa di 500 gr. di tamarindo intero, 150 gr. di zucchero di canna chiaro, 1 bicchiere circa di acqua, cotta una mezz'oretta a fuoco basso. Viene un vasetto scarso da mangiare subito.
Voi lo usate il tamarindo? Per fare qualche ricetta orientale?

vuoi stampare o salvare la ricetta? (.pdf)

martedì 23 ottobre 2007

Tagliatelle allo zafferano con bottarga



Le tagliatelle sono le solite (2 uova, 200 gr. farina, olio, acqua, sale) ma con l'aggiunta di una bustina di zafferano.

Il condimento è semplicissimo: aglio, olio, peperoncino verde, pane grattugiato e tostato, menta fresca, bottarga di muggine tagliata a fettine.
Fatto leggermente mantecare in padella con la pasta a fuoco spento.

vuoi stampare o salvare la ricetta? (.pdf)

domenica 21 ottobre 2007

Polpettine di coda di rospo con zenzero candito


L'abbinamento può sembrare strano ma a me gli abbinamenti strani piacciono.
Lo zenzero candito è una bontà assoluta, e chi lo compra più quello che si trova in giro con i conservanti, che poi per qualche strano motivo nel mio super compare solo a natale e poi sparisce.
La ricetta, grazie a Giovanna, l'ho trovata qui, ed è questa:

500 gr. di zenzero pelato e tagliato a fettine
500 gr. di zucchero (io ho usato zucchero di canna chiaro)
250 ml. di acqua
altro zucchero per passarlo alla fine


Si pela lo zenzero e lo si taglia a fettine sottili, lo si mette in una pentola d'acciaio con 100 ml. di acqua, lo si fa cuocere a fiamma bassa per 30/40 minuti, lo si toglie dall'acqua e lo si lascia raffreddare.
Poi lo si rimette nella stessa acqua, si aggiunge anche l'altra acqua (150 ml.) e tutto lo zucchero, si cuoce ancora circa 45/50 minuti, praticamente quando è rimasta pochissima acqua ma prima che si attacchi (io me lo stavo dimenticando e l'ho salvato al volo mentre si stava quasi bruciando, ma era buonissimo lo stesso).
Lo si deve togliere subito dalla pentola e passare in altro zucchero, su carta forno, prima che il caramello che si è formato si solidifichi.

Le polpettine di pesce invece le ho fatte con della coda di rospo surgelata, ma si può usare qualunque altro pesce.

coda di rospo cotta al vapore e tritata
pangrattato
1 uovo
pecorino (poco)
sale
pepe
coriandolo cardamomo anice e semi di finocchio pestati
(le dosi a occhio)


Si mischiano tutti gli ingredienti, si fanno delle piccole palline e si passano nel pangrattato.
Io le ho cotte in forno senza niente in un eccesso di salutismo dopo essermi strafogata di zenzero candito, ed erano un po' asciutte, ma si possono friggere, o cuocere in forno con dell'olio, o versarci sopra un filo d'olio appena tolte dal forno, oppure puciarle in una salsina, per esempio olio evo - aceto balsamico - succo di zenzero.



Alla fine ho fatto anche i biscotti allo zenzero. Un'incrocio tra questi e questi.

200 gr. di farina 00
4 cucchiai di zenzero candito tagliato piccolissimo
2 cucchiai di zucchero di canna
4 cucchiai di sciroppo d'acero
2 cucchiai di olio di semi
1 pizzico di sale
mezzo cucchiaino da caffè di bicarbonato
mezzo cucchiaino da caffè di cremor tartaro
acqua


Si mischiano tutti gli ingredienti, si aggiunge acqua per ottenere un composto morbido e leggermente appiccicoso, si fanno delle palline schiacciate e si infornano a 180 gradi per 15 minuti circa.
Io ho provato con l'olio di sesamo ma forse è troppo aromatico, a me piace anche l'olio d'oliva, nei dolci, ma forse è meglio un olio dal sapore meno marcato.

vuoi stampare o salvare la ricetta? (.pdf)

sabato 20 ottobre 2007

Frolla con pere al vino rosso e noci


La pasta frolla è sempre questa qui, con l'olio.

250 ml. di vino rosso
2 cucchiai di zucchero di canna chiaro
3 pere williams
2 cucchiai di noci tritate
semi di anice
zenzero e cannella in polvere

Ho tagliato le pere a fette, messo in pentola lo zucchero con il vino e le spezie. Quando bolle il vino si aggiungono le fettine di pera, si porta ad ebollizione di nuovo e si spegne.
Nel frattempo si stende la pasta frolla e si scalda il forno, si spargono le noci tritate sulla frolla, quando le pere sono fredde si dispongono sulla frolla anche loro e si inforna a 180 gradi, 15/20 minuti.

vuoi stampare o salvare la ricetta? (.pdf)

mercoledì 17 ottobre 2007

Zucca caramellata


Ancora zucca, ancora zucca candita-caramellata, ma questa è macrobiotica, l'ho presa da qui, ho fatto solo un paio di modifiche, si fa in un attimo ed è buonissima.
Il sughetto è un simil-caramello buonissimo che in forno si solidifica, se ce n'è un po' di più si può usare per fare dei ghirigori sulla carta forno da usare poi per decorare.

500 gr. di zucca pulita tagliata a dadoni
1 cucchiaio di sciroppo d'acero
2 cucchiai di malto
2 cucchiai di olio di sesamo
1 cucchiaio di acqua
1 cucchiaino di semi di cumino
1 cucchiaino di semi di anice
1 pizzico di sale


Si mischiano tutti gli ingredienti tranne la zucca, poi si aggiunge anche la zucca e si mescola bene, si mette in forno su carta forno per 20 minuti a 180 gradi.

vuoi stampare o salvare la ricetta? (.pdf)

martedì 16 ottobre 2007

World Bread Day


Oggi è il World Bread Day 2007, il giorno dedicato al pane.

Il pane lo faccio in casa da un paio d'anni, anche la focaccia e i crackers, ed è una gran bella soddisfazione, soprattutto adesso che sono riuscita a fare anche la pasta madre.

Treccia coi semi di papavero:

200 gr. di pasta madre rinfrescata la sera prima
400 gr. di farina 0
2 cucchiai di olio d'oliva
1 cucchiaio di malto
1 cucchiaino di sale
acqua
1 cucchiaio di semi di papavero

latte per pennellare la superficie (anche vegetale)
altri semini per decorare


Con queste dosi vengono due trecce come quella nella foto.
Il lievito madre si può sostituire con una bustina di lievito di birra secco, o con del lievito di birra fresco.

Setacciare la farina, unire la pasta madre, il malto, l'olio d'oliva, l'acqua, per ultimo il sale. Impastare per un quarto d'ora molto energicamente, lasciare a lievitare fino al raddoppio in un luogo riparato e caldo (per esempio il forno spento) unire i semi di papavero, impastare di nuovo e dare la forma, formando una treccia con 3 rotolini, fare lievitare ancora mezz'oretta, mentre si scalda il forno a 180 gradi, poi pennellare la superficie con il latte (io ho usato latte d'avena) e cospargere con altri semini.
Infornare per 45 minuti circa.
Lasciare raffreddare lentamente avvolto in un canovaccio.
E' buono anche il giorno dopo.

lunedì 15 ottobre 2007

Blog Action Day


Mi sono accorta solo adesso che oggi è il Blog Action Day dedicato all'ambiente.
E dato che la cosa mi coglie come al solito assolutamente impreparata e non voglio farla troppo lunga vi lascio queste frasi che avevo trovato tempo fa nel bellissimo blog monolocale in centro.
Riassumono quello che penso sul rispetto dell'ambiente, degli animali, di come si debba avere coscienza di cosa c'è dietro quello che mangiamo, senza estremismi, con consapelvolezza.


Mangiare è un sacramento.
Per onorarlo al meglio bisogna rendere grazie.
Grazie alla vita che tagliamo per vivere.
Senza giungere al disgusto di se, dell'umanità, della vita stessa.


Sono di Gary Snyder

domenica 14 ottobre 2007

Gnocchi tricolore di patate


Semplicissimi gnocchi di patate.

  • Bianchi:
    patate, cotte al vapore e schiacciate, e farina (q.b. per impastarli della consistenza giusta).

  • Gialli:
    1 parte di patate con 1 parte di zucca, cotta al vapore e schiacciata, e farina.

  • Verdi:
    1 parte di patate per 1 parte di spinaci, cotti un minuto in padella con la loro acqua e un pizzico di sale e tritati, e farina.


Si impasta con le mani, si fanno i rotolini, si tagliano, si passano sui rebbi della forchetta facendo una scavatura all'interno (cuociono meglio e prendono meglio il sugo) e poi si cuociono in acqua bollente salata fino a quando non vengono a galla, praticamente quasi subito.
Questi sono conditi con una cremina leggerissima e di una semplicità assoluta: abbondante pecorino grattugiato sciolto in padella con poca acqua di cottura degli gnocchi e una spolverata di pepe nero.
Si aggiungono anche gli gnocchi in padella e si fanno mantecare leggermente a fuoco spento.

vuoi stampare o salvare la ricetta? (.pdf)

venerdì 12 ottobre 2007

Bianzano


Un altro paese in Valcavallina, dove sembra di stare fuori dal mondo per la tranquillità assoluta. Ma che si anima ogni primo fine settimana di agosto, quando si viene trasportati nel 1300, esattamente nel 1367, per la ricostruzione storica "alla corte dei Suardo" , con sfilate in costume, gruppi musicali, botteghe artigiane, cerimonia della donazione del castello e tanto altro.

mercoledì 10 ottobre 2007

Zucca candita alla vaniglia


Ok, è un po' scura, in altre foto sembrava addirittura carne, ma è zucca candita con lo zucchero panela (ancora, si) che rende tutto marrone scuro, se si usa lo zucchero bianco rimane arancione ed è molto più carina da vedere.
Questa ricetta non mi ricordo da dove è saltata fuori, è un po' che ce l'ho, e non mi convince al cento per cento per due motivi, rimane un sacco di acqua zuccherata che non si sa come utilizzare e rimane il forno accesso 4 ore anche se a bassa temperatura. Voi conoscete degli altri metodi? Comunque viene molto buona e dolce.

Si taglia la zucca a cubetti abbastanza grossi (4-5 centimetri) e si mette in pentola con lo zucchero (io ho usato 200 gr. di zucchero per 500 gr. di zucca ma la ricetta prevedeva più zucchero) e con una stecca di vaniglia aperta, si copre di acqua e si cuoce 5/10 minuti, deve essere cotta ma non troppo. Si lascia riposare tutta notte, si scola, si mette in forno su carta forno per 4 ore a 60 gradi.

vuoi stampare o salvare la ricetta? (.pdf)

lunedì 8 ottobre 2007

Pizzoccheri


I pizzoccheri, tipici della valtellina, sono un piatto semplice ma non certo leggero nella ricetta originale che prevede abbondanza di burro e formaggio fuso.
Io li faccio a modo mio, usando olio d'oliva.

La pasta è fatta con metà farina di grano saraceno e metà bianca, sale, acqua tiepida. Si taglia a forma di tagliatellone spesse 2/3 mm, lunghe circa 5/7 cm e larghe 1, più o meno.
Ho tagliato le patate a dadini cercando di fare in modo che cuociano nello stesso tempo della pasta, circa 5 minuti al dente, e le ho buttate insieme alla pasta nell'acqua bollente salata.
Nel frattempo ho scaldato dell'olio d'oliva e ho fatto insaporire della salvia a pezzettini, poi le erbette tagliate a pezzi. Si possono usare anche verze o coste, se sono verdure di cottura più lunga si possono anche cuocere nell'acqua con la pasta, ma in padella rimangono più saporite.
Poi ho unito in padella pasta e patate, amalgamato bene col sugo per un minuto, spento il fuoco, unito il formaggio valtellina casera dop tagliato a dadini, mescolato velocemente e servito.

vuoi stampare o salvare la ricetta? (.pdf)

venerdì 5 ottobre 2007

Polipetti speziati con cous cous


polipetti
olio d'oliva
5 spezie (semi di finocchio, cannella, pepe nero, chiodi di garofano, anice)
aglio
pomodori freschi pelati
zucchero di canna
brodo leggero di pesce
cous cous precotto
menta e coriandolo tritati (oppure prezzemolo)

Sono semplicissimi polipetti in umido, l'unica particolarità sono le spezie.
Ho scaldato l'olio in un pentola e aggiunto le spezie pestate e l'aglio schiacciato, poi ho aggiunto anche i polipetti (i miei erano surgelati), salato leggermente, lasciato insaporire, poi aggiunto i pomodori, precedentemente scottati e pelati, e lo zucchero di canna.
Ho abbassato il fuoco, fatto cuocere mezz'oretta, spento e lasciato riposare.

Nel frattempo ho preparato il cous cous. Il mio era un cous cous equo-solidale della palestina che, rispetto ad alti tipi di cous cous precotto, ha bisogno di una cottura più lunga, ed è più grosso. Ho prima mescolato al cous cous dell'olio d'oliva, poi l'ho messo su fuoco basso e ho aggiunto del brodo bollente a poco a poco come per un risotto, mescolando per una decina di minuti, poi ho spento, ho aggiunto altro brodo bollente ed ho lasciato riposare un'altra decina di minuti, in tutto per questo tipo di cous cous ci vuole circa il doppio del volume di brodo rispetto al cous cous, forse anche di più, comunque meglio seguire le indicazioni sulla scatola.

Ho servito il cous cous accompagnato dai polipetti leggermente riscaldati (è una mia fissa o gli umidi riscaldati sono più buoni?), e ho cosparso di menta e coriandolo freschi tritati.

P.S. - L'altro giorno ho rifatto lo strudel di mele ed ho messo le foto nuove nel post.


vuoi stampare o salvare la ricetta? (.pdf)

martedì 2 ottobre 2007

Cipolle all'aceto di mele e menta


Le cipolle crude non mi piacciono, e anche cotte le uso poco, uso più spesso lo scalogno. Ma questa marinatura le rende gradevoli, e digeribili.
La ricetta l'ho trovata in un libro di ricette arabe, ho usato l'aceto di mele, perchè quello di vino non mi piace.
Si tagliano sottilissime 2 cipolle bianche, si mettono a marinare in tre/quattro cucchiai di aceto di mele e si aggiunge menta secca o fresca tritata e un pizzico di sale. Si devono lasciare a marinare almeno un'ora.
Io ho usato della menta secca che avevo appena fatto seccare dopo un raptus di potatura della mia pianta, quindi era ancora abbastanza profumata, ma credo si possa usare anche quella fresca, anzi sicuramente è molto meglio.

vuoi stampare o salvare la ricetta? (.pdf)