Lo, questo è per te. Quasi fuori tempo massimo.
Energia negativa. Questo è quello che annuso io nell'aria ultimamente (ed è un ultimamente che sembra eterno). E' normale cercare altrove. E altrove può essere ovunque, anche dentro di se. Internet non è altro che un ulteriore altrove. Si allarga solo lo sguardo. E si va anche più in profondità, se lo si desidera.
Se ti sembro vaga è normale. Cerco sempre di essere vaga quando scrivo nel blog. Sto sempre attenta a non scrivere niente di personale, so che la confidenza può essere un regalo pesante.
Del resto la verità è spesso poco comprensibile.
Se la domanda è perchè ho aperto un blog la risposta è poco precisa.
Per curiosità professionale, all'inizio. Poi per curiosità personale. Poi per comunicare e mettermi alla prova e avere contatti con le persone, perchè no.
Se la domanda è perchè un blog di cucina la risposta è altrettanto vaga.
Non sono mai stata appassionata di cucina. Solo negli ultimi anni cucino. Cose semplici eppure spesso strane. Nel blog metto semplicemente quello che mangio. Faccio foto mediocri con una macchinetta da quattro soldi che a volte si da le arie da gran macchina. Cerco di non cucinare mai per il blog ma sempre per me stessa.
Sono contenta se il mio blog è utile a qualcuno, sono contenta delle visite, soprattutto mi fanno piacere i commenti. Poi ogni tanto magari arriva anche un commento che è così in sintonia che ti senti addirittura compresa ed è una soddisfazione.
Ma non scrivo per chi legge, scrivo per me. Senza dimenticare mai che qualcuno leggerà, certo, ma essenzialmente per me.
E condivido quello che dice qualcuno che nel blog non mette ricette (ma il principio è lo stesso) quasi a doversi giustificare di come e cosa scrive:
I write this blog for me, not for my readers. Writing things down is the only way for me to communicate effectively with myself about complex issues.
I don’t know something unless I have written it down.
Scrivo questo blog per me, non per i miei lettori. Scrivere è il solo modo per me di comunicare con me stesso su questioni complesse.
Ci sono cose che non conosco finchè non le ho scritte.
(ft.com/maverecom)
Si potrebbe obiettare che allora basterebbe scivere senza rendere pubblico quello che si scrive, ma non è la stessa cosa: il fatto che sia pubblico da un valore in più, che è la condivisione. E i commenti aiutano a capire.
In ogni caso è solo un blog.
Se è vero che leggiamo per sapere che non siamo soli (l'ho letto da qualche parte ma non ricordo dove) scriviamo, soprattutto in un blog, per lo stesso identico motivo.
Gli auguri ve li faccio con un germoglio, uno dei regali arrivati inaspettatamente quest'anno, da monique, per la precisione, e cosa c'è di meglio di un germoglio per un anno nuovo?
L'anno scorso mi auguravo che il 2008 portasse equilibrio e leggerezza, ma mi sa che non ce l'abbiamo fatta, quindi gli auguri sono sempre gli stessi anche per il 2009 :-)
E il titolo cosa centra? Centra che chiudo il blog per 40 giorni, il tempo di fare dieta e poi torno.