martedì 31 luglio 2007

Curry di patate



La cucina indiana mi attira molto e col tempo ho imparato alcune cose che non sono poi così scontate per chi in india non c'è mai stato e conosce solo prodotti commerciali da esportazione, per esempio che quello che per noi è un mix di spezie (i mix di spezie in India si chiamano masala) per gli indiani ma soprattutto credo per gli inglesi è anche sinonimo del piatto indiano tipico, una sorta di umido speziato più o meno piccante, che può essere di carne, pesce, verdure e con infinite varianti.
Più precisamente la parola curry indica in india l'intingolo, il condimento, essendo una storpiatura inglese dalla parola tamil cari che significa salsa, zuppa.

Esiste anche la pianta del curry le cui foglie aromatiche vengono usate nella cucina indiana ma non è un ingrediente del curry in polvere occidentale che è composto principalmente da zenzero, cumino, curcuma, pepe, cardamomo, chiodi di garofano, peperoncino, noce moscata, zafferano e altro, in proporzioni variabili e con diversi gradi di piccantezza.
Il curry (nel senso di pietanza) in realtà si dovrebbe preparare pestando al momento le singole spezie, che andrebbero abbinate anche in base agli ingredienti principali.



1 cucchiaino di semi di coriandolo
mezzo cucchiaino di cumino
1 cucchiaino di semi di finocchio
1 cucchiaino di anice
2 cucchiaini di curcuma in polvere


patate tagliate a pezzi grossi
carote e scalogno non tritati ma tagliati a dadini piccoli
peperoncino verde fresco piccante
pomodori pelati e tagliati a pezzetti piccoli
brodo vegetale "indiano"

(Il brodo, molto leggero, è fatto con scalogno, aglio, menta, alloro, cardamomo, coriandolo (semi), finocchio (semi), cannella, messo tutto in acqua fredda e fatto bollire mezz'ora, poi filtrato. L'ho usato anche per cuocere il riso basmati integrale ad accompagnamento, semplicemente in pentola facendogli assorbire tutto il brodo, senza aggiunta di niente.)

Ho pestato nel mortaio coriandolo, cumino, finocchio, anice (e già varrebbe la pena di fare il curry solo per il profumo che si sprigiona), poi ho aggiunto la curcuma in polvere.
Ho fatto scaldare dell'olio d'oliva in padella, ho aggiunto le spezie,lasciato insaporire e poi aggiunto scalogno, carote e peperoncino verde, poi le patate e per ultimo il pomodoro e del brodo vegetale, portato ad ebollizione, abbassato, coperto e fatto cuocere finchè le patate non sono state cotte.

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domenica 29 luglio 2007

Yogurt casalingo


Ho visto alcuni giorni fa nel blog francescav lo yogurt fatto in casa senza yogurtiera, e allora mi è venuto in mente che anche io quest'inverno l'avevo fatto, ed era venuto anche buono, e denso. E allora ci ho riprovato. Il procedimento lo trovate qui e qui.

Ho fatto bollire 3/4 di litro di latte intero fresco pastorizzato biologico per 10 minuti. Non l'ho mai mescolato, la panna che si forma l'ho lasciata nella pentola ed ho versato il latte in due vasi di vetro a chiusura ermetica, quando è stato tiepido ho aggiunto mezzo cucchiaio per ogni vaso di yogurt intero sempre biologico, anzi biodinamico.
I vasetti vanno lasciati aperti, avvolti in un panno di lana, o in una tovaglia, e messi in un luogo molto caldo, dovrebbe essere una temperatura costante sui 35-40 gradi, per un periodo da un minimo di 12 ore ad un massimo di 24.
Nella pagina del link sopra c'è anche lo schema delle varie combinazioni (tempo di bollitura/temperatura/tempo di fermentazione) per ottenere uno yogurt più o meno cremoso.
Io l'ho lasciato 18 ore in forno spento avvolto in una tovaglia, non ho idea di quanti gradi ci fossero ma è venuto cremoso e buono, non troppo acido.
Quando è pronto si toglie dal forno, si chiudono i vasetti, si mette in frigo e si mangia prima possibile, anche se si conserva bene per una decina di giorni.

L'unico problema di questo procedimento è che dovendo tenere una temperatura costante e molto alta in inverno si è costretti a usare qualcosa che scaldi ed a quel punto forse conviene la yogurtiera, io quest'inverno avevo usato il forno acceso a 40 gradi... c'è chi si è inventato un procedimento con un piatto e una lampadina, mentre nel post di francescav viene utilizzata un pentola d'acciaio.


Poi ho fatto il pane con lo yogurt:

450 gr. di farina 0
una bustina di lievito di birra secco
un cucchiaino di zucchero e uno di sale
yogurt bianco (quasi un barattolone di quelli grandi)

Ho setacciato la farina, l'ho mischiata col lievito e lo zucchero, ho aggiunto un po' di yogurt a temperatura ambiente, il sale, e poi altro yogurt fino ad ottenere la giusta consistenza. Ho impastato una decina di minuti.
Ho lasciato lievitare un paio d'ore coperto con un tovagliolo umido in forno spento, poi ho dato la forma di panini, ho acceso il forno, ho fatto lievitare ancora un quarto d'ora ed ho cotto a 180 gradi 45 minuti circa.

giovedì 26 luglio 2007

Paella "semplice"


Io l'ho fatta semplice, perchè ho usato del pesce surgelato, (ma bisognerebbe usare pesce fresco, pulire le cozze, aprirle in padella, pulire i calamari, pulire i gamberi, fare un brodetto con le carcasse, usare il brodetto filtrato per cuocere il riso) e cioè ho fatto una sorta di risotto solo coi peperoni e una padellata con il pesce, i peperoncini piccanti, i pisellini surgelati.
La cottura separata è indispensabile avendo usato un riso semintegrale che ci mette mezz'ora a cuocere.


1 calamaro pulito
una decina di cozze
7-8 code di gambero
una manciata di pisellini piccoli surgelati
1 peperone rosso e 1 friggitello verde piccante
2 scalogni piccoli
riso semintegrale
una bustina di zafferano

Ho fatto appassire lo scalogno tagliato piccolo e i peperoni rossi tagliati a pezzi grossi nell'olio d'oliva, ho aggiunto il riso, lasciato diventare trasparente, bagnato con vino bianco, lasciato evaporare, aggiunto acqua bollente fino a coprire il riso e poi portato a cottura aggiungendo altra acqua a poco a poco e alla fine ho aggiunto lo zafferano.
Volendo si può usare del brodo vegetale anzichè l'acqua.
Se si usa lo zafferano in stimmi lo si può aggiungere un po' prima in modo che si sciolga lentamente nell'acqua del riso.
Nel frattempo in una padella bassa ho soffritto leggermente aglio, semi di finocchio e peperoncino fresco piccante, ho aggiunto i calamari tagliati ad anelli, le code di gambero, le cozze e i piselli, salato leggermente e cotto una decina di minuti.
Quando il riso è stato cotto l'ho unito al resto in padella e lasciato insaporire spento qualche minuto, ci andrebbe anche del prezzemolo.


HAIKU: profumi caldi - salsedine e spezie - per pescar sogni


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martedì 24 luglio 2007

Latte detergente


Non si beve ma si mette sulla faccia, anche se somiglia molto al lassi indiano, e volendo si può anche bere come digestivo (la menta ha proprietà digestive e antifermentative).
E' invece un latte detergente che lascia la pelle fresca e asciutta e va bene per la pelle grassa, l'ho preso dal blog Il calderone di Marinella.

Si fa in un attimo: si allunga dello yogurt bianco con la stessa quantità di acqua (meglio farne poco perchè si conserva in frigo per una settimana) si unisce mezzo cucchiaino di menta secca o uno di menta fresca tagliuzzata (per un vasetto da yogurt di liquido totale) e si lascia una notte in infusione in frigo, poi si filtra e si usa come un normale latte detergente, conservandolo sempre in frigo.

domenica 22 luglio 2007

Crepes con nocciolata vegan


Le crepes sono un classico e a me piacciono soprattutto salate, più che dolci, ma volevo provare il cacao che ho preso in realtà per fare delle tagliatelle...

Crepes:

  • 2 uova
  • 1 cucchiaio e mezzo di farina 00
  • mezzo cucchiaio di olio d'oliva
  • un pizzico di sale
  • 200 ml. circa di latte (anche vegetale, per esempio di riso)
Si sbattono le uova e poi si aggiungono gli altri ingredienti, sempre sbattendo in modo che non si formino grumi. Si unge leggermente una padellina antiaderente, si distribuisce uniformemente con l'apposito legnetto un mestolo o due di pastella secondo la dimensione della padella, ma deve essere abbastanza sottile. La si cuoce da entrambi i lati girandola con una spatola di legno o saltandola e si continua fino a conclusione della pastella senza ungere ulteriormente la padella.


Nocciolata:
  • 1 cucchiaio di crema di nocciole al 100% (o anche di mandorle scura) senza zuccheri o altre aggiunte negli ingredienti
  • 2 cucchiai di malto di riso (o altro malto)
  • 1 cucchiaio di cacao puro bio
Si mischiano gli ingredienti amalgamando bene, ed è buonissima, niente a che vedere con le creme di nocciole famosissime piene di zuccheri raffinati, con pochissime nocciole e con oli vegetali non bene identificabili.

Ce ne sono anche di già pronte nei negozi bio ma farsela da soli permette di dosare gli ingredienti come si preferisce.




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venerdì 20 luglio 2007

Lago d'Iseo




mercoledì 18 luglio 2007

Ravioli con salsa di noci


I ravioli sono fatti con la classica pasta all'uovo, la stessa delle lasagne, e riempiti con spinaci (fatti solo appassire in padella con poco sale e tagliuzzati), ricotta, menta fresca tritata.
Il sugo è più o meno quello dei pansotti in salsa di noci.
Si bagna la mollica di pane nel latte, si pesta nel mortaio con noci tritate, olio, aglio (io uso un olio aromatizzato all'aglio per non mettere l'aglio crudo), pecorino grattugiato, sale, pepe.
Si allunga il sugo con l'acqua di cottura della pasta e si amalgama un minuto in padella coi ravioli.



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lunedì 16 luglio 2007

Ciambella salata

Questa ciambella in realtà è abbastanza dolce, per via delle patate americane, delle noci e dei semi di finocchio, ma l'accostamento con le olive nere crea un bel contrasto.

200 gr. di farina 00
1 bustina di lievito vanigliato
2 cucchiai di olio d'oliva
2 cucchiai di vino bianco secco
2 uova
2 cucchiai di pecorino
3 cucchiai di olive nere tagliate a pezzettini
10 noci circa pestate grossolanamente
1 cucchiaio di semi di finocchio pestati
1 tazza circa di patate dolci a dadini cotte prima a vapore
sale, pepe

Sbattere le uova con sale e pepe, unire l'olio e il vino, la farina col lievito e tutti gli altri ingredienti amalgamando bene e aggiungendo acqua se serve.
Ungere uno stampo da ciambella o foderarlo con carta forno, o anche degli stampini singoli monoporzione, infornare in forno caldo a 180 gradi fino a quando non è dorata, fare la prova con uno stecchino per controllare che sia cotta.


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sabato 14 luglio 2007

La polvere dei sogni - Andrè Brink


Andrè Brink - La polvere dei sogni
1996 - Feltrinelli

[...] "Spero solo che avremo abbastanza tempo. Ci sono tante cose da raccontare. Tutte le storie. Una ad una. Tutta la Storia."
"Le storie o la Storia?"
"Non fa molta differenza, no? Da piccola pensavo che fossero storie, ma in un modo o in un altro finiscono tutte nel grande quadro." [...]


Il Sudafrica delle prime elezioni libere, il ritorno dall'esilio, il passato che ritorna "arto mutilato che un giorno avrebbe ricominciato a dolere".
L'attualità di un sogno che si avvera con le sue contraddizioni si alterna a racconti familiari e leggende antiche, fatte della polvere dei sogni delle donne di ogni generazione.
Ma "sotto ogni cosa è in agguato un ombra" e la violenza non arriva dalla direzione prevista.

giovedì 12 luglio 2007

Il meme 4x4

Ho trovato questo meme su un paio di blog (cuochi di carta e la piccola casa) e visto che era aperto a tutti e anche non toppo lungo, rispondo all'appello:

4 dei miei cibi preferiti:

  • frutta secca varia (nocciole, noci, pistacchi, mandorle, pinoli)
  • gamberi
  • riso integrale o pasta integrale con verdure varie ( soprattutto zucchine e peperoni d'estate, cavoli vari e finocchi in inverno)
  • formaggi di capra e pecora

4 cibi che non mangerei mai (mai dire mai, diciamo 4 cibi che preferirei non essere mai costretta a mangiare):

  • carne molto grassa tipo ossa del maiale
  • carne di cavallo, cane, gatto
  • roba da fast-food
  • roba preconfezionata con additivi chimici, coloranti, conservanti

4 cose che faccio in internet (sarebbero molte di più):

  • controllo la posta elettronica e rispondo
  • tutto quello che è attinente ai siti di cui mi occupo, statistiche, posizionamento nei motori, aggiornamento, e un sacco di altre cose
  • gironzolo nei blog, o dove mi porta la corrente navigando
  • imparo ogni giorno qualcosa di nuovo

4 lavori che ho fatto nella mia vita (sarebbero di più):

  • il primo lavoro che non si scorda mai: l'inserviente in colonia al mare d'estate
  • quello che ho fatto più a lungo: la disegnatrice di decori per l'industria ceramica
  • il lavoro nel posto più bello che c'è: a pari merito la cameriera in un ristorante a londra e la cassiera in un bar in un villaggio turistico in sardegna
  • quello che faccio adesso: la web designer

4 film che potrei rivedere altre 4 volte (4 volte mi sembrano tante facciamo 2 vah):

  • La finestra di fronte di F. Ozpetek
  • La meglio gioventù di M.T. Giordana
  • A Beautiful Mind di R. Howard
  • Tacchi a spillo di P. Almodovar

4 trasmissioni o serial che vedo in tv:

  • Un posto al sole
  • La squadra
  • Le invasioni barbariche della Bignardi
  • Anno zero di Santoro

4 posti in cui vorrei essere in questo momento:

  • in una spiaggia quasi deserta in mezzo al verde, magari in Sardegna
  • in St. James Park a Londra ma in primavera
  • in un qualunque posto dove ci sia un buon profumo di fiori e spezie
  • esattamente dove sono

4 persone che mi farebbe piacere rispondessero a questo meme:

  • chiunque ne abbia voglia

mercoledì 11 luglio 2007

Polpettine di patate in zuppetta

Praticamente un purè di patate fatto a polpetta.
Patate cotte al vapore schiacciate, un uovo o un cucchiaio di amido di mais sciolto nell'acqua di cottura delle patate, sale pepe noce moscata pecorino.
Le palline (diametro di 3 cm. circa) sono passate nei fiocchi di miglio, si possono anche passare nel pangrattato ma il miglio mi sembra meglio.
Si possono cuocere direttamente nella passata e allora il miglio tende a staccarsi e a sciogliersi, oppure in padella con olio basso e allora diventano croccanti e si possono unire alla passata calda.
Meglio in questo caso schiacciarle leggermente.



La passata di ceci è stata fatta frullando i ceci (o passandoli o schiacciandoli grossolanamente) cotti in acqua alloro e alga kombu e aggiungendo del pecorino alla fine.
La passata di carote è stata fatta frullando le carote cotte in acqua e semi di finocchio e aggiungendo un po' di curry o altra masala.



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lunedì 9 luglio 2007

Lasagne al pesto

Ho sempre saputo che il basilico non si deve cuocere, come il prezzemolo, e neanche il pesto, ma poi ho trovato questa ricetta anni fa in giro e ho preso l'abitudine di fare queste lasagne, che sono anche tutto sommato abbastanza leggere e semplici.

  • Pasta all'uovo fresca (200gr. di farina 00, un cucchiaio di olio d'oliva, due uova intere bio, acqua q.b.)
  • Pesto fresco (basilico, pinoli, pecorino, olio d'oliva, aglio, sale)
  • Crescenza (io ne ho usata una di capra perchè ho la fissa ma qualunque va bene)
  • Patate cotte al vapore (tenendo anche un po' di acqua di cottura)
  • Pecorino grattugiato

Si compongono gli strati in teglia di pasta (cotta prima al dente), pesto, crescenza e patate a tocchetti, pecorino, finendo se si vuole con una sfoglia di pasta e pecorino che diventa croccante, oppure con del condimento, l'acqua di cottura delle patate può servire per bagnare un po' le lasagne in modo che rimangano più morbide all'interno.

Si cuociono in forno a 180° per mezz'oretta.



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sabato 7 luglio 2007

Bergamo


HAIKU: città sul colle - testimone superba - ed elegante







HAIKU: mura antiche - leoni di venezia - verdi colline


venerdì 6 luglio 2007

Budino di mandorle vegan

Questo budino di mandorle macrobiotico e vegan è buonissimo e solo variando la quantità di agar-agar si ottengono due dolci completamente diversi come consistenza, il primo è un vero e proprio budino, il secondo può essere tagliato a quadretti e servito per esempio col the.


  • 1 tazza (tipo mug) di mandorle intere pelate

  • mezzo litro di latte di mandorle senza zucchero aggiunto (o latte di riso)

  • un cucchiaino (da the) e mezzo di agar-agar in polvere per la versione morbida oppure tre cucchiaini per la versione più dura

  • 3 cucchiai di malto di riso

  • 1 cucchiaio di crema di mandorle (scura o chiara secondo i gusti)

  • 1 pizzico di sale

  • succo d'acero per gli stampini

Si tritano le mandorle, si aggiungono tutti gli altri ingredienti tranne il succo d'acero, si cuoce per una decina di minuti, si coprono le pareti degli stampini di succo d'acero, si versa il composto e si lascia raffreddare.

Si può decorare con mandorle tostate o granella di mandorle.

Tutti gli ingredienti si trovano nei negozi bio.



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giovedì 5 luglio 2007

Sformatini di zucchine


Sformatini di zucchine ai pistacchi, estivi, veloci, semplici ma sostanziosi.
Si grigliano le zucchine o si cuociono al forno a fettine con un filo d'olio e erbe aromatiche miste secche.
Si tritano i pistacchi e si uniscono a del formaggio morbido, io uso lo spalmabile allo yogurt della fattoria scaldasole bio.
Si foderano gli stampini con le zucchine, si riempie col composto e si mette in frigo.



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martedì 3 luglio 2007

Detersivo per i piatti

Questa ricetta per il detersivo casalingo l'ho trovata su un paio di blog (tippi tappi e il calderone di marinella). Funziona benissimo, non è tossico, non inquina, addirittura è commestibile se non fosse che è come bere lemonsoda salatissima.

  • 2 limoni
  • un bicchiere scarso di sale grosso
  • un bicchiere abbondante di acqua
  • un quarto di bicchiere di aceto bianco

Si tagliano i limoni a pezzi, buccia compresa e si frullano col sale, si mettono in pentola con l'acqua e l'aceto e si fa bollire 20 minuti, si filtra e si mette in un contenitore di vetro.

Sgrassa abbastanza bene, solo nei casi di pentole molto unte può essere necessario aggiungere del detersivo ma può anche essere sufficiente aggiungere del succo di limone o dell'aceto.

lunedì 2 luglio 2007

Torciglioni col sesamo o con le erbe

In attesa che mi venga voglia di riprovare a fare la pasta madre, il pane lo faccio più o meno sempre nel solito modo con piccole varianti.
Questo non è integrale e a una metà dell'impasto è stato aggiunto il sesamo, all'altra metà delle erbe secche (misto provenzale cioè timo rosmarino maggiorana origano salvia prezzemolo alloro ginepro finocchio santoreggia). E' attorcigliato come una matassa di lana.

Il procedimento è lo stesso del pane integrale con la differenza che la farina è solo 0 e che al momento di dargli la forma desiderata ho aggiunto il sesamo o le erbe.



domenica 1 luglio 2007

Pesto di rucola


100 gr. circa di rucola, una decina di noci, 30 gr. circa di pinoli, 2 cucchiai di olio d'oliva, pecorino o parmigiano, un pizzico di sale

Si tritano noci e pinoli, si aggiunge la rucola, il formaggio, il sale e per ultimo l'olio. Si può spalmare su crostini così com'è o si può aggiungere dell'olio e montarlo ulteriormente per conservarlo un paio di giorni in frigo e usarlo poi per condire la pasta.
Se invece lo si usa per la pasta appena fatto lo si può allungare leggermente con l'acqua di cottura anzichè con l'olio per mantenerlo più leggero, poi lo si amalgama bene in padella con la pasta e si serve con scaglie di pecorino o parmigiano.




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