domenica 29 marzo 2009

Gnocchi speziati patate e tarassaco



Il tarassaco è un depurativo, stimola le funzioni di fegato, reni e intestino. Contiene minerali e vitamine.
E' leggermente amaro, quindi se il gusto amaro non fa impazzire è meglio cucinarlo con qualcosa di dolce, carote, patate, zucca, cereali, legumi, noci e similari, spezie...
Non bisogna scuocerlo, per non fargli perdere tutte le proprietà benefiche, come tutte le verdure a foglia andrebbe solo scottato. Il colore deve rimanere verde brillante. L'acqua può essere leggermente salata ma non è necessario. Le foglie tenere sono buone anche crude in insalata.

Io ne ho mangiato un po' crudo con delle carote leggermente fermentate. Le ho tagliate a julienne e messe in 1 parte di aceto di mele e 5/6 parti di acqua in un vasetto per alcuni giorni a temperatura ambiente. Poi ho scolato e condito con un filo d'olio e salsa di soia.
Poi ne ho scottato un po' e l'ho aggiunto alla zuppa di azuki. La zuppa era fatta con azuki e alga kombu. Alla fine ho aggiunto una spolverata di polvere d'arancia, un pizzico di sale affumicato e un filo d'olio, tutto qui. Gli azuki sono dolci naturalmente quindi con l'amaro del tarassaco ci stanno bene.

E poi ho fatto gli gnocchi. Sono semplicissimi gnocchi di patate, solo ho aggiunto un pugno di tarassaco scottato e tritato. Buoni, non sono amari perchè di tarassaco ce n'è poco, ma il gusto è particolare.
Li ho cotti in acqua salata e alloro, nel frattempo ho scaldato un cucchaio di ghee con un mix di spezie pestate al momento: anice, cumino, finocchio, coriandolo, chiodi di garofano, pepe nero.
I gnocchi cuociono in un minuto, il tempo di venire a galla e si scolano.
Li ho aggiunti al ghee, amalgamato bene e ho aggiunto una spolverata di polverina magica*.
Ovviamente ci sta benissimo anche una grattugiata di parmigiano o pecorino.

* La polverina magica stavolta non è polvere d'arancia ma una variante di quello che chiamano anche "parmigiano vegano". Questo era fatto con 10 mandorle con la pellicina, mezzo cucchiaino di germe di grano, 2 cucchiaini di pinoli, 2 di semi di girasole, e non era salato perchè lo uso anche in cose dolci, per cui alla fine ho aggiunto un pizzico di sale.
Si possono variare gli ingredienti, usare lievito alimentare in scaglie, nocciole, noci, sesamo, quello che si preferisce. Quello più semplice è fatto solo con mandorle e sale.

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venerdì 27 marzo 2009

Per cicoria











Mercoledì sono andata "per cicoria", che vuole dire raccogliere erbette, quelle due che conosco. Abbiamo raccolto il tarassaco e soprattutto delle altre erbe che mia mamma chiama "altro tipo di tarassaco" e che mi sembrano quelle che cat chiama crenchene e potrebbe essere questa, forse. Sono diverse dal tarassaco, crescono più in orizzontale appiccicate al terreno, hanno le foglie più frastagliate e la costa leggermente rossiccia alla base. Sono quelle di destra nell'ultima foto. Quello a sinistra è il tarassaco. Comunque il sapore è simile, leggermente amarognolo.
E' anche una scusa per fare due passi in mezzo al verde, con queste giornate bellissime che ci sono state. Il posto è lo stesso delle castagne.
Voglio tornare attrezzata per raccogliere le ortiche quando crescono un po', e altro tarassaco, che fa benissimo e non è poi così amaro se mangiato crudo o scottato un minuto. Poi vi dirò cosa ne ho fatto. C'era pieno di fiorellini, primule, violette, crochi, anemoni, ma non ne ho raccolti, neppure due primule da mettere in insalata, mi fa strano mangiare i fiori ed è un peccato raccoglierli.

mercoledì 25 marzo 2009

Rotolini di alici con mozzarella di bufala


Questi rotolini li avevo visti già da un po' e li avevo messi in coda tra le ricette da fare in una cartella traboccante di ricette, che magari non proverò mai, tutte prese dai blog. Quello che chi non frequenta i blog non capisce è che il senso stesso dei blog è copiarsi a vicenda, tutti lo facciamo, a volte lo diciamo a volte no, a volte ci facciamo un post a volte no ma insomma è normale prendere una ricetta, provarla e poi magari anche fotografarla e metterla nel blog. Di solito alla persona copiata fa piacere. Per la verità quasi nessuno riesce a copiare una ricetta senza modificare almeno una cosa, con la scusa che non l'aveva in frigo o che a qualcuno non piace in famiglia, comunque tutto sto preambolo per dire che mi piace tantissimo il nuovo meme/raccolta della trattoria Muvara. Praticamente si deve copiare una ricetta da un blog, realizzarla e fotografarla. Il blog più copiato vince! :-)
Questi rotolini sono semplici e buoni, perfetti come aperitivo o antipasto.
Il pesce azzurro, si sa, fa bene, e le alici sono anche nella lista del wwf dei pesci che si possono comprare più tranquillamente.
Si puliscono le alici (che sono la stessa cosa delle acciughe, lo dico perchè fino a poco fa non lo sapevo) togliendo la testa e la lisca, si lavano e si asciugano. E' falicissimo, altra cosa che non sapevo.
Si prepara la panatura con olio evo, pangrattato tostato, pecorino grattugiato, polvere d'arancia, prezzemolo tritato (se ce l'avevo ci mettevo anche della menta ma si sta riprendendo adesso dall'inverno), un pizzico di sale (io ho usato quello affumicato). Si passano le alici nella panatura da entrambi i lati.
Si tagliano dei dadini piccoli di mozzarella di bufala e si formano gli involtini, si possono infilzare oppure no.
Ho bagnato con un filo d'olio ma si può anche evitare. In forno a 200 gradi 10-15 minuti.

La ricetta originale è qui. Nei suoi ci sono il peperoncino e i capperi.
Comunque sia chiaro che questa è una copia! e participa al meme "La ricetta del vicino è sempre più saporita" :-)

Un'altra raccolta bellissima e autoironica è quella di alex, il disaster award. Solo che quella è più difficile perchè mica tutti hanno la fortuna di dimenticarsi il fornello acceso e far scoppiare una teglia di lasagne! :-) La cosa bella è che in questo periodo se ci capiterà un disastro in cucina la prima cosa cui penseremo sarà il premio di alex, prima correremo a prendere la macchina fotografica e poi ci faremo su anche una risata. Secondo me la dovremmo tenere aperta all'infinito sta cosa, anche senza premio, con un disaster winner tutti i mesi!

Ah, ho pure fatto il pdf! (.pdf)

lunedì 23 marzo 2009

Tagliatelle integrali con cipolle speziate e uvetta



Mi sono ricordata che avevo in freezer degli albumi e anche che a natale avevo comprato della semola pregiata e me ne stavo dimenticando. Sembra che la semola sia più salutare della farina, soprattutto se integrale, io non ho l'abitudine di usarla molto, e vorrei invece cominciare ad usarla di più anche nel pane oltre che nella pasta.

Le tagliatelle sono fatte con 300 gr di semola integrale di grano duro biologica, un pizzico di sale, 3 albumi e acqua. Lasciato riposare l'impasto un'oretta e poi tagliato leggermente grosso.

Il sugo è semplice e speziato, si può fare anche col ghee.
Ho scaldato un giro d'olio evo in padella con cardamomo, finocchio e cumino pestati, ho aggiunto la cipolla bianca tagliata fine e salato leggermente con sale affumicato.
Ho aggiunto anche dell'uvetta che avevo lasciato a mollo un'oretta nel liquore all'arancia e cotto a fuoco basso per 5 minuti.
Quando la pasta è stata cotta l'ho scolata, aggiunta al sugo in padella, spolverato con mandorle tritate fini, mescolato bene, spento.

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sabato 21 marzo 2009

Zuppa di miso


Altra cosa basilare, la famosa zuppa di miso che è così importante nella macrobiotica, e che non è altro che una minestra di verdure, da mangiare a inizio pasto, niente di strano.
Ci deve essere obbligatoriamente l'alga wakame, e ovviamente il miso, che si scioglie in acqua bollente e si aggiunge solo a fine cottura. Poi ci si può sbizzarrire con le verdure che si preferiscono e che si hanno, non è necessario essere rigidi, in ogni caso il miso ha grandi proprietà: rinforza l'intestino e le capacità di digestione e di assimilazione, alcalinizza il sangue e rinforza l'organismo, fornisce enzimi attivi e lattobacilli. E' importante che sia biologico non pastorizzato, è prodotto dalla fermentazione per due anni di fagioli di soia e sale, con l'aggiunta a volte di un altro cereale, può essere anche usato per preparare salsine, come qui. L'unica differenza con la salsa di soia (che è sempre il prodotto della fermentazione della soia con sale ma con l'aggiunta di acqua e nel soyu anche di frumento) è che il miso è in pasta, non liquido, e che quindi è più facile conservarlo senza pastorizzazione.
Questa zuppa in particolare è fatta con cipolla, sedano, carota, cavolo rapa, broccolo (fiore e foglioline), alga wakame sciacquata bene sotto l'acqua e tagliata a pezzettini piccoli, niente sale, niente olio, cotta non tantissimo, le verdure non mi piacciono troppo molli. Alla fine si toglie un mestolo di acqua dalla zuppa e in una ciotolina vi si scioglie un cucchiaino di miso (il mio era d'orzo) e lo si rimette nella zuppa a fuoco spento. Se non si mangia tutta meglio aggiungere il miso solo a quella che si mangia. Le quantità variano, sia di alga che di miso, secondo i gusti, non occorre aggiungere sale perchè il miso è già salato, si può aggiungere un filo d'olio, io ho spolverato con delle mandorle tritate fini.

Gli alimenti fermentati come salsa di soia e miso (ma anche yogurt, tempeh, kefir, insalatini, pane lievitato con pasta madre, aceto) sono molto importanti per assimilare meglio i nutrienti (soprattutto vitamine e minerali). La fermentazione scinde in elementi più semplici una parte delle proteine, dei grassi e dei carboidrati presenti nel cibo, rendendoli meglio utilizzabili dall'organismo, disattiva sostanze che possono inibire l'assimilazione, come l'acido fitico, per esempio, e arricchisce gli alimenti di sostanze e microorganismi fondamentali per la flora batterica intestinale. La fermentazione riduce anche l'indice glicemico degli alimenti, non solo dell'alimento fermentato ma sembra anche degli alimenti consumati insieme e addirittura qualche ora più tardi. Gli alimenti fermentati, ma il miso in modo particolare, producono grandi quantità di enzimi che facilitano la digestione di altri alimenti.

Si parlava nel post precedente del progetto DIANA e i corsi di cucina dell'Istituto dei Tumori di Milano.
QUI trovate il .pdf Il cibo dell'uomo, dove il prof. Berrino spiega brevemente i principi dell'alimentazione naturale, anche con alcune ricette e la spiegazione degli alimenti non usuali. Ovviamente c'è anche la zuppa di miso :-) Con le ortiche.

giovedì 19 marzo 2009

Segnalazioni

Me l'ero perso l'ultimo report! E anche questo servizio stupendo, col prof. Berrino (dell'Istituto Tumori di Milano) che va a fare la spesa, e gli chef che imparano a cucinare in modo sano, ma che meraviglia! Sono quelle cose che ti mettono di buon umore. :-)

Il filmato è QUI. Grazie ad arame che l'ha segnalato.

E sempre per restare in tema mi è arrivato l'altro giorno un libro bellissimo, Il grande libro dell'ecodieta - Carlo Guglielmo. E indovinate di chi è la prefazione? :-)
Ovviamente non l'ho ancora letto tutto, è un librone come piace a me, che approfondisce, costruito bene e scritto bene, chiaro anche se abbastanza tecnico, ve lo consiglio caldamente.
Grazie a cobrizoperla che l'ha segnalato. Da lei trovate anche una descrizione più dettagliata.

mercoledì 18 marzo 2009

Strudel pastinaca carote e noci


La pasta è simile a quella dello strudel con le mele, questo, solo c'è il succo d'arancia al posto del vino.
Si setacciano 150 g di farina 00, si aggiunge un pizzico di sale, 1 cucchiaino di polvere d'arancia, mezzo cucchiaino di cremor tartaro addizionato con bicarbonato, 2 cucchiai di olio evo e del succo d'arancia fino ad avere la consistenza giusta, più o meno mezza arancia spremuta e filtrata.
Lasciata riposare un'oretta diventa più elastica.

Il ripieno è salato. Pastinache e carote cotte a vapore, separatamente perchè possono avere tempi diversi, tagliate a cubetti, poi mescolate con del sale speziato e delle noci tritate grossolanamente.
La pastinaca è a forma di carota, bianca, con un sapore particolare, la si vede poco in giro, mi è arrivata nella biocesta. La potete vedere anche qui.

Si stende la pasta abbastanza sottile col mattarello (un paio di millimetri) si mette il ripieno, si arrotola, si chiude alle estremità, io ho pennellato con del succo di mela perchè prende un colore più bello ma potete usare qualunque liquido, si cuoce a 180 gradi fino a doratura, 20 minuti circa. E' buono anche il giorno dopo.


Ho fatto il doppio di impasto e quello avanzato l'ho tagliato a crackers, buoni anche quelli, molto friabili, nè dolci nè salati.

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Questo strudel partecipa alla raccolta di Pippi e anche a quella di Lost in kitchen.

Mi sto rendendo conto che il mio blog è pieno di ricette fatte con gli agrumi: cheesecake salato al limone, riso integrale all'arancia, ravioli all'arancia, chermoula di triglie al forno (con limoni sotto sale), calamari ripieni al limone, chutney di arance e cipolle, purea di cavolfiore con limone confit, gelatina d'arance speziata, bicchieri pompelmo rosa e mela, gelatine di fragole e limoni, liquore di arancia e mandorle.

martedì 17 marzo 2009

Risolatte


Sempre in tema di prima colazione a base di cereali, perchè l'ideale sarebbe mangiare il cereale intero, cioè in chicchi, meglio se integrale, ma i tempi di cottura sono lunghi.
E' una specie di risolatte, il riso è integrale, il latte è di kamut e non c'è lo zucchero, quindi se avete in mente quello che vendono al supermercato cremoso e dolcissimo, no, ecco, è un'altra cosa.

Ho cotto il riso la sera come faccio sempre, cioè facendogli assorbire tutta l'acqua, senza sale. Ci vuole un'oretta se non si mette a mollo. Più o meno per mezza tazza di riso ci vogliono due tazze e mezza di acqua.
Poi l'ho lasciato raffreddare, si può anche lasciare tutta notte, ho aggiunto 1 tazza e mezza di latte di kamut e ho cotto di nuovo per un'oretta. Sempre a fuoco bassissimo. Col latte ho aggiunto anche dell'uvetta e una spolverata di cannella, ho dolcificato leggermente solo alla fine, con un cucchiaio di sciroppo d'agave, in realtà sia il latte di kamut che l'uvetta sono già abbastanza dolci.
Con queste dosi ne vengono due tazze circa.

Una versione più "normale" si può fare con del riso bianco raffinato, anche per un effetto più spappolato, ma è un peccato perchè non ha tutte le caratteristiche nutritive di quello integrale che è un'alimento completo, un buon compromesso può essere il riso semintegrale, e si può frullarne una parte alla fine. Il latte di kamut è molto proteico e quindi è una colazione davvero sostanziosa. Ovviamente si possono usare altri tipi di latte, sia animale che vegetale, e dolcificare come si preferisce (malto, sciroppo d'acero, miele).

Le varianti sono infinite, si può cuocere solo in acqua, aggiungere qualunque tipo di frutta fresca e secca, si possono usare altri cereali interi come avena, kamut, miglio (che cuoce anche molto più velocemente).
Una cosa simile era questa.

domenica 15 marzo 2009

5 cose cui non potrei rinunciare

"L'uomo potrebbe vivere con un pugno d'erba, se avesse occhi per vedere e cuore per sentire."
A.Toscanini


Non si tratta di una nuova dieta, e neppure di fumarsela, l'erba. Si tratta che lisa mi ha passato un meme, il meme delle 5 cose cui non potrei rinunciare, ma quant'era che non facevo un meme? Il problema è che ci ho pensato e ripensato e non mi riesce di trovarle ste 5 cose a cui non potrei rinunciare.

Alla fine mi vengono in mente cose così basilari, scontate: l'aria, l'acqua, una casa, il cibo, i 5 sensi. E l'ultima non è neppure una cosa!

Ho cambiato abitudini, cose, case, posti, persone, ho rinunciato a cose che credevo importanti e che invece alla fine sono solo cose. Saper rinunciare è una grande forza, credo. A volte siamo obbligati a farlo ed è meglio essere attrezzati.
Non potrei rinunciare forse proprio a questo: la speranza che ci sia sempre un modo, per essere se stessi, in qualunque posto condizione compagnia situazione.

Spesso pensiamo di aver bisogno di qualcosa solo perchè viviamo in una società che ci ha condizionato, non è un nostro profondo bisogno. Le cose essenziali sono davvero poche, e come diceva saretta l'altro giorno qualcuno non le ha.

Non lo passo a nessuno, non vi spiace, vero? :-)

mercoledì 11 marzo 2009

Crema d'avena o porridge


La colazione ideale, che da energia, non appesantisce, completa e con varianti infinite. Coccolosa come tutti i dolci al cucchiaio, ha la brutta fama immeritata di essere una cosa triste, colpa degli inglesi, credo :-)
Io la faccio così, e non è proprio una crema, perchè non mi piace cuocerla troppo.

Metto a bollire 250 ml di acqua in un pentolino, al bollore butto 4-5 cucchiai di fiocchi d'avena (io uso quelli grandi bio che sono semplicemente avena senza nient'altro), la quantità di acqua dipende se li volete cuocere più o meno e dal tipo di fiocchi e di fuoco, insomma vedete un po' voi, mescolo bene e lascio sobbollire a fuoco basso 10 minuti, poi spengo e lascio intiepidire, l'acqua dovrebbe essersi più o meno asciugata tutta, aggiungo quello che ho al momento, in questi della foto ho aggiunto una punta di curcuma (non ha molto sapore ma fa molto bene e da colore a tutte quelle cose che tendono ad essere di un triste beige), delle noci pestate nel mortaio, della polvere d'arancia e del succo d'acero.

Altri porridge simili li trovate qui, qui e qui.

Ci si può sbizzarrire con qualunque tipo di frutta fresca, secca, semini vari, anche spezie, si può usare il malto invece del succo d'acero, si può anche fare una variante salata, magari aggiungendo dei fiocchi di legumi (azuki, piselli, ceci) e cuocendo un po' di più ma non troppo, i fiocchi non hanno mai bisogno di cotture lunghe, al massimo 20 minuti se si vogliono proprio spappolatissimi. Si possono anche tostare prima di farli bollire.

I cereali soprattutto se integrali sarebbe meglio non mangiarli mai crudi, anche se i fiocchi in commercio sono leggermente precotti al vapore; andrebbero almeno fatti fermentare in qualcosa di acido, per esempio se si ha l'abitudine di mangiarli nello yogurt li si dovrebbe mettere nello yogurt la sera e mangiarli la mattina dopo. Questo per disattivare gli anti-nutrienti (come i fitati di cui si parlava nel post sul ferro). Anche la crema d'avena si può fare mettendo a mollo in un cucchiaio di succo di limone i fiocchi la sera prima e cuocendoli la mattina dopo con l'acqua.

L'avena abbassa il colesterolo cattivo (LDL), aumenta il metabolismo basale e il senso di sazietà (grazie alle fibre solubili), ha un'elevato contenuto di proteine, grassi, fibre e carboidrati. Ha un'elevato contenuto di lisina, fosforo e potassio; vitamine (B1, B2, PP, D e Carotene).

I fiocchi esistono di tantissimi tipi, amaranto, farro, grano saraceno, riso, quinoa, kamut, miglio, segale, grano, orzo, soia, azuki, piselli, ceci, anche se i più famosi sono quelli di mais (corn flakes) che però è difficile trovare senza aggiunta di malto e sale, sarebbe meglio utilizzare i fiocchi al naturale bio e dolcificarseli come si vuole.
Si ottengono con un'operazione di laminatura dopo una cottura a vapore.
Esistono anche macchine fioccatrici per farseli in casa.

Molti dei fiocchi in commercio prodotti industrialmente sono fatti con un procedimento che li impoverisce completamente dal punto di vista nutritivo, vengono a volte rivestiti di olio (probabilmente di palma che fa male ma costa poco), viene aggiunto zucchero, sale, malto, sciroppo di glucosio, vengono poi aggiunte vitamine e minerali sintetici per ovviare al fatto che quelle naturali sono state eliminate completamente (se vitamine e minerali oltre che essere indicate nei valori nutrizionali sono indicate tra gli ingredienti secondo me vuole dire che sono state aggiunte e sono di sintesi).
Per cui meglio controllare gli ingredienti e preferire i fiocchi biologici.

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lunedì 9 marzo 2009

Spaghetti con sugo di rapa rossa


Questi spaghetti sono venuti buonissimi, e la prima a stupirsi sono stata io!
La rapa rossa (barbabietola) è una di quelle cose che non a tutti piace ma le spezie aiutano a coprire quel retrogusto leggermente terroso. E poi il colore è proprio bello.
Niente dosi, ho fatto a occhio.

Ho pelato e tagliato a pezzettini piccoli le rape, occhio perchè tingono. Ho grattato aglio e zenzero con la grattugina di ceramica e li ho messi in padella con olio evo, ho aggiunto semi di finocchio, di anice e di cumino, scaldato senza far dorare e aggiunto le rape, mescolato bene, aggiunto del sale speziato in fiocchi (se non l'avete va bene del sale con un miscuglio di spezie, curry, garam masala, quello che avete), lasciato insaporire e poi aggiunto un po' d'acqua, ho cotto così per un'oretta, aggiungendo acqua se tendeva ad asciugarsi. Ho frullato un po', non troppo. Si possono anche cuocere le rape prima al vapore e cuocerle solo una decina di minuti in padella col resto, ma secondo me così rimangono più saporite.

Nel frattempo la pasta era cotta (erano spaghetti integrali di farro bio) l'ho scolata e buttata in padella col sugo, amalgamato bene, aggiunto parmigiano grattugiato, spento, mescolato.

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venerdì 6 marzo 2009

Crackers coi semi di girasole e tofu spalmabile


Un tulipano per tutti quelli che hanno collaborato, appoggiato, messo il bannerino, fatto post. Grazie.


La settimana scorsa ho provato i suoi crackers con la pasta madre, sono venuti buonissimi, e si conservano benissimo per alcuni giorni. Non so come mai non ci avevo pensato prima di usare la pasta madre per fare i crackers, li ho sempre fatti senza lievito, o col cremor tartaro.
Anzi lo so come mai, perchè i crackers sono quella cosa che faccio al volo e non ho voglia di aspettare che lievitino, infatti anche questi li ho fatti col cremor tartaro, per cambiare ho usato germe di grano e semi di girasole, sono più secchi rispetto a quelli col lievito madre, ma se tirati sottili sono buoni, voglio vedere come saranno domani lasciandoli nella scatola di latta, poi vi dico.


100 gr farina integrale
100 gr farina 00
2 cucchiai di germe di grano
2 cucchiai di semi di girasole
1 cucchiaio di olio di sesamo
1 cucchiaino di sale marino integrale
1 cucchiaino di cremor tartaro (di quello già addizionato di bicarbonato)
acqua


Ho impastato il tutto, steso abbastanza sottile, tagliato, infornato a 180 gradi fino a doratura.
Si può pennellare con olio prima di infornare e cospargere di sale, io ho lasciato così.

Il tofu invece l'ho frullato** (erano poco più di 300 gr) con un cucchiaio di soyu, 2 cucchiai di olio d'oliva, il succo di un limone, 1 cucchiaino di polvere di limone*, 1 cucchiaino di tahin (pasta di sesamo).
Si possono aggiungere spezie, erbe tritate, frutta secca tritata, zenzero al posto del limone, sale affumicato al posto del soyu, un pizzico di curcuma che ha anche un bel colore giallo, quello che si vuole.

* La polvere di limone (o di arancia) per quelle due persone che ancora non lo sapessero si fa così: si toglie la buccia col rigalimoni, si mette su un pezzetto di carta forno e poi in forno a 50 gradi oppure su un calorifero molto caldo o una stufa finchè diventa secca, poi la si pesta nel mortaio e si tiene in un vasetto, dura a lungo ed è molto aromatica. Ovviamente deve essere bio.

** La mia spacciatrice di ricette macrobiotiche personale dice che il tofu va sempre bollito, se non lo si cuoce, per cui la prossima volta prima di frullarlo lo farò bollire.

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martedì 3 marzo 2009

Blog uniti contro il plagio

Lo scopo di questo post è quello di informare chi è interessato al problema dei plagi in internet.
Nient'altro.
Credo che sia una questione importante spesso sottovalutata.
E ritengo che sarebbe meglio accantonare gelosie tra blogger e mostrare di essere tutti uniti.
Mi rendo però conto che questa cosa è stata da alcuni fraintesa, per cui ho modificato leggermente il post, e d'ora in poi (10 novembre 2009) i commenti e le segnalazioni non saranno più possibili, in ogni caso erano troppi e la cosa rischiava di diventare confusionaria.
Questo per evitare strumentalizzazioni e accuse gratuite.
Ringrazio tutti quelli che hanno capito di cosa si stava parlando e che hanno apprezzato.

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QUI trovate informazioni sul diritto d'autore e sulle creative commons licence.

Se trovate un blog che ha copiato qualcosa, violando il vostro diritto d'autore, sia che usiate una licenza creative commons oppure no, segnalatelo nel vostro blog. Altri potranno controllare se c'è anche qualcosa di loro.
Se trovate qualcosa di altri segnalatelo ai diretti interessati (può essere che abbiano dato autorizzazione anche se improbabile) e poi se volete spargete la voce.
Ovviamente se possibile lasciate un commento nel sito o mandate una mail spiegando che hanno preso del materiale vostro violando la legge sul diritto d'autore o violando la licenza creative commons che indicate nel vostro blog. Chiedete la rimozione o che venga citata la fonte, come preferite, o come prevede la vostra licenza.
Se preferite essere sicuri NON mettete la licenza creative commons nel vostro blog, così non hanno scuse e non ci sono dubbi di nessun tipo.

Questa è la mail che ho inviato io, potete copiarla e personalizzarla. Può andare bene come primo contatto. Se nel vostro blog non avete esposto la licenza creative commons togliete tutta quella parte e lasciate solo il link al diritto d'autore.
Se avete scelto una licenza molto permissiva regolatevi di conseguenza.

Vorrei segnalarvi che a questa pagina |mettere indirizzo esatto| del vostro sito c'è una foto mia, presa da questa pagina |mettere indirizzo esatto| del mio blog in palese violazione della legge sul diritto d'autore (http://www.siae.it/documents/BG_normativa_leggedirittoautore.pdf ) e della licenza creative commons ( http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/3.0/deed.it) che è esposta chiaramente nel mio blog dove è anche chiaramente indicato che "Il contenuto di questo sito può essere riprodotto dopo aver contattato l'autore solo a condizione che ne venga citata chiaramente la fonte, che non venga utilizzato a scopi commerciali e che non venga alterato o trasformato."
Vi chiedo quindi l'immediata rimozione dell'immagine.


Se volete mettere il bannerino che vedete in alto a destra sul vostro blog copiate e incollate questo codice:



Gli aggregatori purtroppo si stanno diffondendo come la peste.
Prendono automaticamente i feed, cioè una volta che hanno aggregato i vostri feed automaticamente poi tutti i vostri post verranno pubblicati come fosse un normale reader, per cui non stupitevi se trovate tutti i vostri post anche quelli che parlano di plagio, quelli personali e senza ricette, nessuno li legge prima, è una cosa automatica. Non si tratta di vero e proprio plagio perchè di solito c'è un link al post originale, a volte non c'è neppure la pubblicità, però potete sempre chiedere di venire rimossi, sarebbe corretto da parte loro chiedere un'iscrizione prima di aggregare.
Come vengano visualizzati i vostri post (se in modo parziale o totale) essendo una cosa automatica dipende da come avete impostato voi i vostri feed. Per cui vi consiglio di impostarli parziali.
In blogger entrate in "impostazioni", poi in "feed sito" e poi di lato a "consenti feed blog" sciegliete dalla lista a discesa "breve".
Per quanto riguarda feedburner c'era la stessa possibilità ma adesso che è stato acquisito da google non ci si capisce più niente e non trovo il modo per modificare le impostazioni, se qualcuno lo trova faccia un fischio. basta entrare in http://feedburner.google.com/, se non compare subito il nome con cui vi siete registrati e il numero delle sottoscrizioni ma in mezzo alla pagina c'è un pulsante con scritto "Claim your feed now" cliccateci sopra e inserite user id e password, in questo modo riconoscete i vostri feed che vengono spostati in google, a questo punto cliccate sul titolo dei vostri feed (che dovrebbe corrispondere alla user id che avete usato quando vi siete iscritti a feedburner) ed entrate nella pagina di gestione, cliccate su "optimize" nel menù in alto grigio, poi in basso a sinistra su "summary burner". Qui potete impostare il numero massimo di caratteri del vostro feed, il mio è 200, e cambiare se volete la frase di default che è "This is a content summary only, visit my website for full links, other content and more!", cliccate su save e da quel momento chiunque utilizzi i fostri feed, in un reader o in un aggregatore li vedrà tagliati e col link, senza immagini.

lunedì 2 marzo 2009

Algheria

Ho ricevuto una mail da Vanda e Fabio di www.algheria.it, mi ringraziano per aver messo il link al loro sito in questo post perchè hanno ricevuto molte visite arrivate da qui.
Mi ha fatto piacere perchè chissà quanti altri hanno gli stessi vantaggi dalle mie segnalazioni ma non ringraziano :-)

Hanno deciso di offrire uno sconto del 10% ai visitatori di questo sito che si registrano. Basta cliccare su questo link e automaticamente, registrandosi subito, si ha diritto allo sconto, anche su acquisti fatti in futuro.
Fatemi sapere.

p.s. - E visto che siamo in un blog di cucina anche se ogni tanto si divaga... c'è anche un bellissimo ricettario, con ricette a base di alghe e anche con la spiegazione delle proprietà delle alghe tipo per tipo, fatto molto bene, pdf, si può scaricare dopo essersi registrati!

domenica 1 marzo 2009

Verdure con salsa di tahina


Può essere un'alternativa all'insalata russa, un'alternativa salutare macrobiotica.
La salsina è la stessa di cui parlavo qui.

1 mela
1 sedano rapa
alcune carote
un broccolo
un limone

1 cucchiaio di purea di prugna umeboshi
2 cucchiai di tahina
acqua


Ho tolto la buccia dal limone col rigalimoni, poi ne ho spremuto metà in una bacinella con dell'acqua.
La buccia l'ho messa nella pentola per cuocere a vapore.
Ho pelato e tagliato a dadini il sedano rapa e l'ho messo in acqua acidulata mentre l'acqua nella pentola prendeva bollore, poi l'ho cotto al dente, non deve diventare molliccio, ho cotto poi anche le carote nello stesso modo, ho tagliato la mela a dadini (ho lasciato la buccia) e l'ho messa sempre nella stessa acqua col limone per non farla annerire, ho cotto poi anche il broccolo in cimette, sempre a vapore, con qualche seme di finocchio.
In una piccola ciotolina ho mischiato un cucchiaio di purea di prugna umeboshi e due di tahina, aggiunto acqua fino ad avere una salsina semiliquida, se è poca per le verdure raddoppiate le dosi, se vi piace più acida mettete più prugna, insomma dipende.
Si mischiano bene le verdure cotte con la mela cruda e la salsa, ed è tutto.

vuoi stampare o salvare la ricetta? (.pdf)