giovedì 22 gennaio 2009

Agricoltura contadina

Ieri sul retro di un librettino di ricette leggevo queste parole:
"Comprare biologico vuol dire sostenere un'agricoltura fonte di vita; vuol dire lottare contro il saccheggio dell'ambiente; vuole dire rifiutare il consumismo, rispettare gli animali, salvaguardare la biodiversità del pianeta, proteggere la salute di tutti (la propria, quella degli agricoltori ed anche quella di chi non acquista ancora questi prodotti)."

E' vero anche il suo contrario, cioè che chi "non acquista ancora questi prodotti" influisce negativamente in modo pesante sulla vita di tutti.
Contribuisce all'inquinamento di un pianeta che non è solo suo, contribuisce ad un aumento della spesa pubblica sanitaria legata a malattie e malesseri causati dall'inquinamento e dai cibi poco sani, spesa pubblica che tutti paghiamo, con le tasse.
Questo è profondamente ingiusto.
La responsabilità non è solo del singolo individuo che acquista, è soprattutto di chi produce.
Chi inquina dovrebbe pagare di più, risarcire la società del danno arrecato, e chi opera nel rispetto dell'ambiente dovrebbe essere agevolato.

Per questo ho firmato questa petizione. La potete leggere qui e firmare qui. Copincollo il nocciolo della petizione:

In “Lettere a una professoressa” (1967) don Lorenzo Milani ricordava che “nulla è più ingiusto che fare parti uguali tra disuguali”. Così, anche trattare allo stesso modo, con lo stesso regime normativo, sanitario e fiscale
  • chi, da una parte, pratica un’agricoltura di basso o nessun impatto ambientale, fondata su una scelta di vita legata a valori di benessere o ecologia o giustizia o solidarietà più che a fini di arricchimento e profitto; un’agricoltura quasi invisibile per i grandi numeri dell’economia, ma irrinunciabile per mantenere fertile e curata la terra (soprattutto in montagna e nelle zone economicamente marginali), per mantenere ricca la diversità di paesaggi, piante e animali, per mantenere vivi i saperi, le tecniche e i prodotti locali, per mantenere popolate le campagne e la montagna; e

  • chi, invece, pratica un’agricoltura orientata al profitto e all’ottenimento di premi e contributi; spesso fondata su monocolture monovarietali; erosiva della biodiversità, dell’acqua e della fertilità del suolo; disattenta per la salute di chi lavora la terra e i suoi prodotti e di chi li consuma; indifferente allo sfruttamento delle persone e delle risorse ambientali;

è prontamente ingiusto e – se la legalità si fonda sulla giustizia – illegale.

13 commenti:

Saretta ha detto...

Stellina, stai diventando una vera paladina!!!Brava bella iniziativa e grazie x la divulgazione che fai!
baci

evelyne ha detto...

corro a firmare.... hai proprio ragione, E' PROFONDAMENTE INGIUSTO!

Lo ha detto...

vado a firmare perchè ci credo...però tu sai che legalità fa rima con economia e profitto...vero? ma tanto zitti zitti lo cambiamo sto mondo!

stelladisale ha detto...

mannò saretta, non faccio poi mica niente di niente...

evelyne, grazie

lo, lo scopo è appunto quello di premiare chi non pensa solo al profitto, spesso credo sia questione di sopravvivenza

Anonimo ha detto...

Brava!
Io sono una "biologica" convinta!
E son convinta che se non educheremo le generazioni future ad un consumo "biologico" saremo veramente finiti!
Vado a firmare!
E grazie per divulgare queste informazioni!

Anonimo ha detto...

ciao Stelladisale. abbiamo postato in contemporanea sul blog di Gunther, dicendo cose molto simili... e così ho avuto l'occasione di conoscerti! che piacere. ;-)

stelladisale ha detto...

cobrizoperla, e sono passata da te mentre tu passavi da me :-)
il tuo blog è bellissimo

Geillis ha detto...

meno male che c'è qualcuno che si impegna per queste cose! Io cerco di fare quello che posso, anche se non è sempre facile (nel mio quartiere è quasi impossibile trovare qualcosa di biologico) ma una bella mano me la dà mio padre col suo orticello, coltivato a mano con solo concime stallatico, l'estate sopravviviamo solo con le sue verdure, chili di pomodori, prugne, insalata, bieta e così via, l'inverno un po' meno (fa troppo freddo da quelle parti).

Andiamo addirittura a raccogliere lo stallatico delle mucche al pascolo
:-)
con pala e secchio, non sai che delizia, ah ah

Anonimo ha detto...

e sono ancora qua... c'è tanto da scoprire. ;-) grazie.

Alessia ha detto...

Come non essere d'accordo? Grazie per la segnalazione :)

Caty2 ha detto...

credo da sempre che Don Milani abbia capito molto della nostra società, leggerlo farebbe bene a molti. Anche noi cerchiamo il più possibile di inquinare di meno. Un modo è anche girare per questi blog, si trovano sempre consigli utili e condivisi. E' un piacere leggerti. Un abbraccio Caty2

stelladisale ha detto...

grazie a tutti buona domenica :-)

elisabetta ha detto...

Mi era sfuggita questa segnalazione, vado subito a vedere