mercoledì 31 dicembre 2008

Chiuso per dieta



Lo, questo è per te. Quasi fuori tempo massimo.


Energia negativa. Questo è quello che annuso io nell'aria ultimamente (ed è un ultimamente che sembra eterno). E' normale cercare altrove. E altrove può essere ovunque, anche dentro di se. Internet non è altro che un ulteriore altrove. Si allarga solo lo sguardo. E si va anche più in profondità, se lo si desidera.
Se ti sembro vaga è normale. Cerco sempre di essere vaga quando scrivo nel blog. Sto sempre attenta a non scrivere niente di personale, so che la confidenza può essere un regalo pesante.
Del resto la verità è spesso poco comprensibile.
Se la domanda è perchè ho aperto un blog la risposta è poco precisa.
Per curiosità professionale, all'inizio. Poi per curiosità personale. Poi per comunicare e mettermi alla prova e avere contatti con le persone, perchè no.
Se la domanda è perchè un blog di cucina la risposta è altrettanto vaga.
Non sono mai stata appassionata di cucina. Solo negli ultimi anni cucino. Cose semplici eppure spesso strane. Nel blog metto semplicemente quello che mangio. Faccio foto mediocri con una macchinetta da quattro soldi che a volte si da le arie da gran macchina. Cerco di non cucinare mai per il blog ma sempre per me stessa.
Sono contenta se il mio blog è utile a qualcuno, sono contenta delle visite, soprattutto mi fanno piacere i commenti. Poi ogni tanto magari arriva anche un commento che è così in sintonia che ti senti addirittura compresa ed è una soddisfazione.
Ma non scrivo per chi legge, scrivo per me. Senza dimenticare mai che qualcuno leggerà, certo, ma essenzialmente per me.
E condivido quello che dice qualcuno che nel blog non mette ricette (ma il principio è lo stesso) quasi a doversi giustificare di come e cosa scrive:

I write this blog for me, not for my readers. Writing things down is the only way for me to communicate effectively with myself about complex issues.
I don’t know something unless I have written it down.

Scrivo questo blog per me, non per i miei lettori. Scrivere è il solo modo per me di comunicare con me stesso su questioni complesse.
Ci sono cose che non conosco finchè non le ho scritte.

(ft.com/maverecom)

Si potrebbe obiettare che allora basterebbe scivere senza rendere pubblico quello che si scrive, ma non è la stessa cosa: il fatto che sia pubblico da un valore in più, che è la condivisione. E i commenti aiutano a capire.

In ogni caso è solo un blog.
Se è vero che leggiamo per sapere che non siamo soli (l'ho letto da qualche parte ma non ricordo dove) scriviamo, soprattutto in un blog, per lo stesso identico motivo.


Gli auguri ve li faccio con un germoglio, uno dei regali arrivati inaspettatamente quest'anno, da monique, per la precisione, e cosa c'è di meglio di un germoglio per un anno nuovo?
L'anno scorso mi auguravo che il 2008 portasse equilibrio e leggerezza, ma mi sa che non ce l'abbiamo fatta, quindi gli auguri sono sempre gli stessi anche per il 2009 :-)

E il titolo cosa centra? Centra che chiudo il blog per 40 giorni, il tempo di fare dieta e poi torno.

mercoledì 24 dicembre 2008

Datteri ripieni



Ricetta araba, veloce veloce.

datteri al naturale
150 grammi di mandorle
100 grammi di zucchero di canna
acqua di fiori d'arancio q.b.
1 goccia di olio essenziale di arancio amaro puro, per uso alimentare


Tritare nel macinacaffè lo zucchero e le mandorle, mischiare con l'acqua di fiori d'arancio e l'olio essenziale fino a che non si raggiunge la giusta consistenza. Farcire i datteri snocciolati. Migliora lasciato riposare un paio di giorni.
Se usate un'acqua buonissima non industriale l'essenza di arancio non è necessaria.

Buone feste a tutti.

vuoi stampare o salvare la ricetta? (.pdf)

mercoledì 17 dicembre 2008

Liquore arancia e mandorle



L'anno scorso ho scoperto che fare i liquori è facilissimo, ne avevo fatto uno con salvia e scorze di limone che mi era piaciuto molto, e anche uno con l'anice, tipo sambuca. Certo bisogna prenderci la mano per trovare il giusto equilibrio tra zucchero, alcol e aromi, ma non è difficile, ed è tutt'un'altra cosa farli in casa, quelli che si comprano hanno spesso dei coloranti e per i miei gusti tendono ad essere troppo dolci.

scorza di 3 arance
una decina di mandorle pelate
1 litro di alcool
1 litro di acqua
500 gr di zucchero di canna


Ho tolto la scorza col rigalimoni, è più comodo ed è più facile non togliere il bianco, che è amaro.
L'ho messa a macerare con le mandorle nell'alcool per 24 ore, al buio.
Ho fatto sciogliere nell'acqua lo zucchero, lasciato raffreddare e poi unito all'alcol, ho fatto riposare altri due giorni e poi filtrato e imbottigliato.
Non so com'è venuto perchè bisogna aspettare almeno un mese prima di berlo.

vuoi stampare o salvare la ricetta? (.pdf)

martedì 9 dicembre 2008

Pane dolce o brioche


Sono delle brioche-one, fatte con il burro e il latticello, dolci e buonissime, volevo metterci anche il rosso d'uovo ma mi sono dimenticata, sono venute buonissime lo stesso ma la prossima volta le faccio più piccole, queste sono matrimoniali.

200 gr. di lievito madre rinfrescato la sera prima
500 gr. di farina manitoba bio
6 cucchiai di zucchero di canna grezzo
100 gr. di burro fatto in casa
una presa di sale
latticello tiepido quanto basta per impastare


Ho unito il tutto e impastato una decina di minuti, lasciato a lievitare circa 7 ore in forno spento, facendo un paio di volte una piegatura, alla fine ho diviso in 4 (ma meglio in 6 o 8) e fatto un'altra piegatura per ciascun paninone, lasciato ancora a lievitare per un'oretta, pennellato con latticello e infornato in forno caldo a 180 gradi per 45 minuti circa coprendo con un foglio di carta forno quando diventa dorato.
Lasciato raffreddare lentamente avvolto in uno strofinaccio. Buono anche il giorno dopo.

vuoi stampare o salvare la ricetta? (.pdf)

giovedì 4 dicembre 2008

Torta di mele e mandarini


Ultimamente in giro ho visto torte di mele di tutti i tipi, alla fine ho fatto una roba diversa con quello che avevo, manca solo il burro e poi è proprio una torta classica, il gusto del cardamomo è particolare, se non vi piace potete usare la classica cannella che con le mele ci sta sempre bene.

1 kg circa di mele
4 mandarini bio
3 uova
6 cucchiai di zucchero di canna integrale
150 gr farina 00
150 gr fecola di patate
200 ml latte
1 cucchiaio raso di cremor tartaro (di quello già addizionato con bicarbonato)
1 pizzico di sale
3/4 bacche di cardamomo
mezzo cucchiaino di vaniglia in polvere


Togliere la buccia ai mandarini col rigalimoni e spremere il succo, tagliare a fettine le mele sbucciate e metterle nel succo di mandarino con le bucce e 3 cucchiai di zucchero.
Togliere i semi alle bacche di cardamomo e pestarli, unirli alla farina setacciata, alla fecola, al lievito e alla vaniglia.
Sbattere le uova con 2 cucchiai di zucchero e un pizzico di sale, aggiungere la farina col resto, amalgamare bene e poi aggiungere a poco a poco il latte.
Versare l'impasto in una teglia, io ho usato una teglia in ceramica con carta forno bagnata e strizzata, versare sopra l'impasto le mele con il succo e schiacciare bene in modo che vadano a fondo nell'impasto. Cospargere con un cucchiaio di zucchero.
Infornare a 180 gradi per 45 minuti circa.

vuoi stampare o salvare la ricetta? (.pdf)