giovedì 29 novembre 2007

Spiedini di coda di rospo con lardo di Colonnata




Premetto subito una cosa, a me il lardo non piace, e sono sempre sinceramente convinta che di grassi animali meno se ne mangiano e meglio è.
Ma il lardo di colonnata... beh... è poesia pura. Saranno gli aromi, sarà il marmo bianco, sarà il fatto che non lo si trova proprio dappertutto, ma è proprio buono e val la pena intossicarsi una volta l'anno.
Come tutte le cose buone buone meno lo si pasticcia e meglio è, lo si gusta al meglio crudo, tagliato a fettine sottili, sul pane caldo.

La coda di rospo si può fare anche con la pancetta.

Si taglia a dadoni grossi la coda di rospo e la si lascia tutta notte a marinare in frigo con: olio evo, succo di limone, scorza di limone, trito di rosmarino e aglio.
Il giorno dopo si fanno gli spiedini intervallando con fettine di lardo, o pancetta, e foglie di salvia.
Si cuociono in forno a 180 gradi per 15 minuti circa.

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martedì 27 novembre 2007

Torta salata pere e gorgonzola



Come dicevo a enza che ha un bellissimo blog appena nato, questo impasto sta diventando un vero tormentone, perchè lo uso per fare qualunque cosa, e a volte per farlo leggermente lievitare e renderlo più morbido, aggiungo un pizzico di cremor tartaro:

100 gr. di farina 00
2 cucchiai di olio evo
un pizzico di sale
un pizzico di bicarbonato
un pizzico di cremor tartaro
vino bianco q.b. per impastare

Si impasta non a lungo, solo velocemente per amalgamare gli ingredienti, si lascia riposare e si prepara il ripieno:
pere tagliate a fettine bagnate in succo limpido di mela con comino, anice e semi di finocchio pestati, gorgonzola tagliato a fettine, io veramente ho usato il blu di capra, ma qualunque erborinato va bene.

Si stende molto sottile la pasta in due cerchi, deve essere trasparente.
Si mettono le fettine di gorgonzola sul primo disco, sopra le fettine di pera, sopra l'altro disco, si fa il cordoncino intorno o comunque si sigilla bene, si pennella sulla superficie il succo di mela avanzato, che aiuta anche a sigillare la pasta, si inforna a 180 gradi finchè non è leggermente dorato.

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domenica 25 novembre 2007

Risotto melagrana caprino e pistacchi



Potevo non provare il risotto di adrenalina che ha vinto la sfida Iron blog?
Praticamente un capolavoro, credo di non aver modificato niente, ho solo usato lo scalogno al posto della cipolla e il burro chiarificato al posto di quello normale.
Ho tritato uno scalogno e l'ho rosolato leggermente nel burro chiarificato insieme a due chiodi di garofano e due foglie di salvia, ho unito il riso (io ho usato un riso semintegrale), lasciato insaporire fino a che diventi traslucido, e poi unito il vino bianco, lasciato evaporare e poi unito a poco a poco del brodo vegetale bollente (scalogno, carota, sedano).
A fine cottura ho aggiunto succo di melagrana, caprino e pistacchi tritati.

mercoledì 21 novembre 2007

Torta salata broccoli e colatura d'alici


Non è molto originale perchè la pasta è sempre la stessa, questa qui e qui. Che è poi ancora quella dei crackers e dello strudel...
Il ripieno è praticamente il sugo che faccio di solito con la pasta di semola, orecchiette o gnocchetti sardi. Ho aggiunto la colatura d'alici che a forza di veder nominare nei blog ho comprato on-line e in effetti è buona, dà quel gusto in più particolare.

Ho scaldato in padella aglio, olio evo e semi di finocchio, aggiunto peperoncino verde e i broccoli cotti al dente a vapore, salato poco, fatto insaporire, aggiunto colatura d'alici, pinoli tostati, uvetta ammollata nel vino bianco e una spolverata di pecorino.

Sopra la torta l'ho bagnata con il vino avanzato dall'uvetta. Cotto in forno a 180° una ventina di minuti, fino a leggera doratura.

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martedì 20 novembre 2007

Branzino al sale e pesto di pistacchi


Il branzino cotto nel sale è la cosa più facile del mondo, solo bisogna indovinare il tempo di cottura, io sapevo 40 minuti per un chilo, 20 per mezzo chilo, a 200 gradi, ma poi i miei erano poco più di 200 gr., mi sembrava poco 10 minuti, alla fine compreso il fatto che mi sono distratta saranno stati in forno una mezzoretta, vabeh comunque erano buoni.
Insomma per il tempo di cottura non chiedete a me, mi scappa da ridere quando mi chiedete consigli perchè a me di solito le cose vengono un po' casualmente, metto i biscotti in forno, mi metto a lavorare, dopo un po' sento odore di biscotti cotti, vado di corsa in cucina, ops, per un pelo... funziona così.
Lo stesso per le foto, provo così provo cosà, a volte vengono bene a volte male, queste per esempio sono venute male perchè c'era la luce troppo diretta e le ombre erano troppo marcate (quella di destra), e ne ho fatte un sacco tutte così non mi è neppure venuto in mente di tirare la tenda, poi le ho un po' ritoccate ma odio ritoccare le foto, di solito non lo faccio.
Il pesto invece era proprio buono, l'ho fatto coi pistacchi presi a golosaria, prima volta in vita mia che trovo dei pistacchi non salati.

Ho tritato i pistacchi insieme a alcuni crackers (una tazza di pistacchi per un paio di crackers più o meno), per crackers intendo questi qui ma senza sesamo.
Ho aggiunto olio, vino bianco, poco pecorino, un pizzico di sale.

I branzini li ho messi in una teglia su carta forno e coperti completamente di sale marino integrale, senza nient'altro.

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domenica 18 novembre 2007

Tonno con panatura al sesamo


Ho visto 'ste fettone di tonno rosso rosso l'altro giorno nel mio supermercato e non ho resistito.

Panatura (le dosi a occhio):
pangrattato e sesamo leggermente tostati
scorza di limone tolta col rigalimoni
poco pecorino grattugiato
olio evo
pochissimo sale

Ho mischiato tutti gli ingredienti e impanato la fetta di tonno, cotto in padella in olio d'oliva caldo meno di un minuto per parte, deve rimanere praticamente crudo. E' buo-nis-si-mo.
Mi sa che proverò a fare anche il sushi...

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sabato 17 novembre 2007

Panini con la zucca


Ultimamente ho cucinato davvero poco, ma il pane quello lo faccio sempre, per forza, se no mi muore la pasta madre, ma anche perchè mi piace impastare, tutte le volte cambio leggermente la ricetta.
Questa volta ci ho messo la zucca.

200 gr. di zucca cotta al vapore e schiacciata
200 gr. di farina 0
200 gr. di lievito madre
1 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di zucchero
2 cucchiai di olio d'oliva e.v.

Ho come sempre rinfrescato la pasta madre la sera prima, il giorno dopo ne ho usati 200 gr., unito la farina setacciata, lo zucchero, la zucca, l'olio e alla fine il sale, impastato con acqua almeno una decina di minuti, messo a lievitare in forno spento alcune ore fino al raddoppio e poi dato la forma.
Spolverato di farina e cotto in forno a 180 gradi.

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giovedì 15 novembre 2007

Tortine carote e cacao


Tortine leggere, senza burro nè latte, perfette per la colazione, anche in forma di muffin o torta grande. La ricetta l'ho presa qui, ho solo omesso il limone e tolto un uovo.

200 gr. di carote tritate o grattugiate
100 ml. di olio evo
200 gr. di farina 00
1 cucchiaio di cacao in polvere
250 gr. di zucchero
2 uova
1 bustina di lievito (che io ho sostituito come al solito con mezzo cucchiaino da caffè di bicarbonato e mezzo di cremor tartaro)


Si uniscono tutti gli ingredienti e si mette in forno a 180 gradi per circa 30-40 minuti, dipende dal formato, basta fare la prova stecchino.

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lunedì 12 novembre 2007

Chips


Le patatine dei sacchetti, che non mangio da secoli, praticamente uguali, solo più buone, fatte con l'olio che si vuole.
La ricetta l'ho trovata qui e l'ho fatta credo uguale.
Si tagliano le patate sottili, col robot si fa in un attimo, scegliendo delle patate piccoline così vengono belle rotonde.
Si mette a bollire un miscuglio di aceto e acqua, 5 parti di acqua per 1 di aceto. Io ho usato l'aceto di mele perchè quello di vino lo uso solo per le pulizie, non mi piace.
Si prepara dell'acqua ghiacciata in un recipiente.
Quando l'acqua bolle si buttano le patate, quando riprende il bollore si tolgono e si mettono nell'acqua ghiacciata, si tolgono, si asciugano e poi si friggono in olio.
Io ho usato l'wok e un olio bio di semi per fritture.
Poi ovviamente si salano, ma si possono anche aromatizzare con spezie, a me piacciono di più classiche, stavolta niente stramberie, vah :-)

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giovedì 8 novembre 2007

Chapati Naan Shirmal

Avendo fatto il ghee, burro chiarificato, che si usa tanto nella cucina indiana, ho voluto provare questi tre tipi di pane indiano, prendendo le ricette da un libro. Non so quanto assomiglino agli originali, comunque erano tutti e tre buoni.


CHAPATI
Si impasta farina e acqua per 10 minuti, si lascia riposare un'ora in un canovaccio umido e poi si stende col mattarello. Si cuoce in padella con il ghee da tutte e due le parti.


NAAN

150 gr. di farina 0
50 gr. di pasta madre (o altro tipo di lievito)
2 cucchiai di yogurt denso
un pizzico di sale

Si impasta 10 minuti e si lascia lievitare fino al raddoppio, poi si stende e si cuoce in padella con il ghee.


SHIRMAL

120 gr. di farina 0
40 gr. di ghee
1 cucchiaio di zucchero
un pizzico di sale
latte e zafferano

Si scioglie lo zafferano nel latte.
Si impastano tutti gli ingredienti aggiungendo alla fine il latte fino a ottenere la giusta consistenza, si impasta una decina di minuti e si lascia riposare 2 ore, poi si impasta di nuovo e si lascia riposare ancora un'ora.
Si stende e si cuoce in padella col ghee.

Esistono altre varianti, o altri nomi dello stesso pane, si può anche cuocere in forno o usare farina metà integrale. Il gusto del ghee mi piace molto, è molto diverso dal burro, più leggero.

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martedì 6 novembre 2007

Gamberi marinati alla senape


Questi gamberi sono buoni cotti qualche minuto in forno, ma essendo marinati sono buoni anche crudi, piacciono persino a me che non amo il pesce crudo. Un'alternativa può anche essere quella di cuocerli al vapore un minuto e poi marinarli.


1 cucchiaio di semi di senape nera pestati
3 cucchiai di miele
2 cucchiai di aceto di mele
1 cucchiaio di olio d'oliva
1 pizzico di sale


Ho usato delle code di gambero congelate, ho tolto il guscio lasciando solo la codina, le ho lasciate nella marinatura un'oretta, e poi messe in forno qualche minuto.

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lunedì 5 novembre 2007

Coppe castagne e zucca


Un dessert banalissimo come piace a me, sempre con le castagne bollite.
La parte sotto è una marmellatina liquida di zucca (zucca zucchero acqua).
La si versa nei bicchieri e la si mette in freezer a rapprendere.
La parte sopra è fatta così (ho usato un bicchiere da 250 ml):

1 bicchiere e mezzo di castagne bollite e schiacciate o frullate
1 bicchiere e mezzo di latte vegetale (io l'ho usato d'avena)
1 cucchiaio di malto
mezzo cucchiaino da caffè di agar agar


Mischiati tutti gli ingredienti si cuoce 10 minuti in un padellino.
Si versa nei bicchieri. Quella sopra è zucca candita passata nello zucchero.
Si può fare anche come gelatina solida raddoppiando l'agar agar e mettendolo anche nella marmellata di zucca (mezzo cucchiaino da caffè per 250 ml di liquido e polpa).

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domenica 4 novembre 2007

Tartufi di castagne


La ricetta l'ho presa da vera, con piccole modifiche, al posto del cocco ci starebbero molto bene anche delle nocciole tritate.
Ci andava anche il rum ma io non l'avevo. L'ho un po' semplificata ma erano buonissimi.

250gr. di castagne bollite (con alloro e sale) e schiacciate
3 cucchiai di cacao amaro (io ho usato l'alce nero bio fairtrade)
50 gr. di zucchero a velo (io ho usato normale zucchero di canna chiaro)
50 gr. di latte (io ho usato l'acqua erano buoni lo stesso)
cocco rapè (farina di cocco) per la copertura

Mescolare cacao latte e castagne, lavorare bene e cuocere alcuni minuti in un padellino, fare delle palline e passarle nel cocco rapè.

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sabato 3 novembre 2007

Ravioli di castagne con funghi pioppini


I ravioli sono fatti sempre con la stessa pasta all'uovo dei precedenti, il ripieno è fatto con ricotta e castagne bollite schiacciate, più o meno in parti uguali, sale e pepe.
Il sugo è fatto con funghi pioppini cotti in padella pochi minuti a fuoco vivace con aglio olio e peperoncino verde piccante, zafferano sciolto in poca acqua calda. Li ho lasciati riposare in padella mentre cuocevano i ravioli che ho mantecato in padella col sugo, ho aggiunto una spolverata leggera di pecorino grattugiato nei piatti.
Ho scoperto qui che per togliere la terra ai funghi in un attimo basta usare la farina, e funziona.
Era la prima volta che compravo dei pioppini coltivati e secondo me sono buonissimi, rispetto agli altri funghi coltivati ma anche rispetto a certi porcini che si trovano a volte e che non sanno di niente.
Con le castagne bollite schiacciate ho fatto anche un paio di dessert semplicissimi.

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